Settembre, tempo di rientro a scuola e di fine vacanze. Divisi tra il malinconico addio all’estate e l’entusiastico ritrovarsi con i compagni e gli amici. E Villa Pantano torna a riempirsi, tra il vociare e… l’indifferenza. Proprio così… l’indifferenza! Quella che avvolge e ricopre il monumento ai caduti al centro di Villa Pantano.
Originariamente, ai piedi della Minerva, stava la scritta “Riposto ai suoi caduti”. Adesso restano solo i caduti. “Riposto” è miseramente venuta giù, spezzata in due parti, di cui una giace in mezzo all’erba. Dapprima, questo pezzo era nascosto dall’erba alta ma, in vista della riapertura delle scuole, si è provveduto a tagliare l’erba stessa e ripulire la zona circostante il monumento stesso. Nel fare questa operazione nessuno si è accorto del marmo che giaceva spezzato in due? Talmente dediti al proprio lavoro di giardinaggio da non avere il tempo di segnalare quanto successo? Il dubbio sorge spontaneo…
A proposito, per informazione generale, la seconda metà spezzata giace dietro la statua del leone. A lui è affidata la sua custodia, in attesa che una mano umana possa rimettere al suo posto le due metà spezzate. Senza fretta, naturalmente… Tanto, ormai, i caduti restano vivi solo nella memoria ad orologeria delle celebrazioni annuali…
Intanto, la memoria muore e, giorno dopo giorno, sembra più lontano il giorno in cui, guardando con orgoglio ai nostri cari caduti per la Patria, ci si sentiva fieri di una Italia che, per le nuove generazioni, passa solo attraverso lo schermo di un telefonino e non sfiora neppure un monumento che lentamente… muore. Di indifferenza e vergognosa trascuratezza.
Corrado Petralia