Un’opportunità di sviluppo sostenibile per Castiglione di Sicilia: “Rete Natura 2000”

La locale associazione “A.P.A. San Francesco” ha chiesto per iscritto al presidente del Consiglio Comunale Francesco Raiti che il civico consesso deliberi un atto d’indirizzo avente ad oggetto l’inserimento della cittadina etnea, ed in particolare la pregevolissima “zona umida” di contrada Pantano, nell’importante “circuito” dell’Unione Europea

Un atto d’indirizzo del Consiglio Comunale per far rientrare la municipalità di Castiglione di Sicilia in “Rete Natura 2000”, ossia il principale strumento dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità e la protezione dell’ambiente tenendo anche conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle peculiarità locali. E’ quanto richiesto nei giorni scorsi dall’associazione di protezione ambientale “A.P.A. San Francesco” al presidente del civico consesso castiglionese Francesco Raiti attraverso un’apposita missiva.

L’A.P.A. San Francesco, costituitasi nel Comune etneo quattro anni fa ed aderente al Movimento Azzurro nazionale, si prefigge di promuovere lo sviluppo socioeconomico della comunità locale e pedemontana etnea in genere (nell’interesse, quindi, anche delle limitrofe municipalità di Linguaglossa, Piedimonte e Randazzo), facendo soprattutto leva sulle notevoli risorse naturalistiche del territorio di riferimento, da far conoscere e valorizzare attraverso l’utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione, quali Internet ed i social network (vedi il portale “Etnapedia.Org”, ideato e messo online tempo addietro dall’Apa San Francesco).

«Com’è noto – scrivono a Raiti i vertici dell’Apa San Francesco, ossia il presidente Salvo Patanè, il segretario Francesco Papotto ed il presidente onorario Don Roberto Fucile – esistono vari canali di finanziamento per gli enti pubblici ed i privati, tra cui i fondi POFSER, destinati in special modo ai territori ricadenti in Rete Natura 2000. Pertanto, l’inserimento di Castiglione di Sicilia in questo virtuoso contesto consentirebbe sia all’ente pubblico che ai privati di realizzare progettualità attraverso i bandi POFSER, con tutti i benefici socioeconomici che ne deriverebbero.

«In merito a tale riqualificazione territoriale, risulta agli atti una corrispondenza tra il precedente sindaco Salvatore Barbagallo, l’Assessorato Regionale al Territorio ed all’Ambiente e la nostra associazione.

«Adesso, investendo della questione l’organo consiliare attraverso un apposito atto d’indirizzo, questa richiesta di inserimento del Comune di Castiglione di Sicilia nella Rete Natura 2000 avrà sicuramente maggior autorevolezza presso le autorità superiori competenti.

«Per inciso, si fa presente che il presidente onorario della nostra associazione, ossia l’arciprete Don Roberto Fucile, ha ottenuto qualche anno fa il prestigioso “Premio Merli” per la progettualità relativa ad un eventuale corridoio ecologico tra l’Etna e l’Alcantara, non ancora censito come da protocollo di Ramsar».

Ed a proposito di questo corridoio ecologico cui si accenna nella parte conclusiva della lettera inviata dall’Apa San Francesco al presidente del Consiglio Raiti, trattasi di una porzione di territorio castiglionese che si presta particolarmente a rientrare nella Rete Natura 2000 consistendo in un insieme di habitat tra loro interconnessi, che permettono lo spostamento della fauna e lo scambio genetico tra specie vegetali, favorendo così un aumento del grado di biodiversità.

La contrada in questione, denominata “Pantano”, è ubicata a cavallo tra il Parco dell’Etna, il Parco Fluviale dell’Alcantara ed il Parco dei Nebrodi e, per quanto concerne la competenza territoriale, è pertinente non solo al Comune di Castiglione, ma anche a quelli di Randazzo, Linguaglossa e Piedimonte.

Trattandosi di una cosiddetta “zona umida” è prevista anche la possibilità di divenire “zona franca”, ossia esentasse: sarebbe questa una ghiotta opportunità, che potrebbe invogliare numerosi imprenditori ad investire su questo lembo di territorio, magari ristrutturando i tanti pregevoli fabbricati rurali abbandonati in esso disseminati.

Già dal 1994, peraltro, questa particolare area territoriale veniva dichiarata “di notevole interesse pubblico” da un apposito decreto dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione. Purtroppo, però, le popolazioni interessate non sempre si sono mostrate all’altezza di sfruttare tutte le opportunità derivanti dal prestigioso “imprimatur” concesso ventitré anni fa dalla Regione Siciliana; spesso, anzi, tale “dichiarazione di interesse pubblico” è stata maldestramente ed in maniera quasi “autolesionista” interpretata come un vincolo anziché come un’occasione di sviluppo socioeconomico.

Aderire a Rete Natura 2000 è, dunque, un’occasione da non perdere per poter gettare le basi di uno sviluppo concreto e guardare con serenità al futuro dell’economia locale e, soprattutto, delle giovani generazioni.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: un pittoresco scorcio di contrada Pantano e, nel riquadro, il presidente del Consiglio Comunale di Castiglione di Sicilia, Francesco Raiti