Boom expat, dati AIRE: il 14,4% dei siciliani vive all’estero

Vita da expat: non è il titolo di un film o di una serie TV, ma una realtà che fa parte della vita dei siciliani, sia i giovani che i meno giovani. Secondo i dati raccolti dall’AIRE (Anagrafe Italiani all’Estero), l’isola vanta un’alta percentuale di persone che hanno scelto di lasciare la regione per andare a vivere all’estero. E le rilevazioni dell’AIRE parlano chiaro: il 14,4% dei siciliani ha già abbandonato la Trinacria ricominciando in un paese straniero, per motivi che ovviamente includono le difficoltà lavorative presenti in Sicilia e nel resto d’Italia. Circa 730.000 siciliani, dunque, hanno preso la loro decisione: se anche voi state pensando di seguire le loro orme, allora i consigli di questo articolo vi potrebbero essere di aiuto.

Expat siciliani: quali sono le mete predilette?

Il 14% dei siciliani vive all’estero, ma quali sono le mete predilette da chi ha lasciato l’Italia? Fra i paesi preferiti troviamo innanzitutto la Germania, per via della sua ricchezza in termini di offerte professionali, e il Belgio, che può fra le altre cose contare su una comunità siciliana davvero vasta, per via delle precedenti ondate migratorie. Allo stesso modo, anche paesi come l’Argentina, la Svizzera e la Francia possono contare su un particolare apprezzamento da parte degli expat siciliani. Così come mete “storiche” come gli Stati Uniti d’America, l’Australia e il Canada, da sempre molto amate dai siciliani, e che già in passato hanno accolto migliaia di isolani. Infine, i paesi nordici come la Danimarca e la Svezia risiedono in fondo alla classifica.

Trasferirsi all’estero: come fare?

Una volta stabilita la meta da raggiungere, va innanzitutto definito e organizzato il trasloco: non si tratta di un’operazione semplice, ed è per questo che il modo migliore per affrontarlo è affidarsi a una compagnia di traslochi internazionali come ad esempio BLISS, che sappia esattamente quali documenti compilare in merito alle pratiche doganali e che vi sarà di grandissimo aiuto dal punto di vista logistico. Fatto questo, è necessario trovare una casa: potreste informarvi su Internet e valutare gli annunci immobiliari, e successivamente visitare le case, passando le prime notti in un hotel o in un bed & breakfast. Ovviamente, prima di partire, dovrete anche assicurarvi di avere tutti i documenti in regola: e questo vale sia per i documenti di viaggio come il passaporto – nel caso dobbiate raggiungere un paese extra-europeo – e per i permessi, sui quali potrete informarvi consultando le ambasciate.

Trasloco e difficoltà emotive: come affrontarle?

Traslocare all’estero può aprire porte e prospettive molto affascinanti: ricominciare una seconda vita, però, implica sempre l’addio alle nostre abitudini, e il saluto ai nostri affetti familiari e amici. Questo può incidere negativamente sulla salute emotiva di chi parte, e spesso può anche causare depressione e conseguentemente notevoli difficoltà psicologiche e di ambientamento. Eppure, questo è un rischio al quale bisogna essere psicologicamente preparati, così da affrontare la situazione ragionando e senza lasciarsi troppo andare. Alle volte, l’aiuto di uno psicologo può favorire questo momento di passaggio che gli expat – soprattutto i più giovani – tendono a subire.