A Giardini Naxos un giorno per ricordare

Quella di Giardini Naxos è stata, qualche sera fa, una delle celebrazioni più riuscite del cosiddetto “Giorno del Ricordo”, ossia la ricorrenza in memoria dei circa ventimila italiani uccisi negli Anni Quaranta dalle truppe comuniste jugoslave del maresciallo Tito per puro desiderio di conquista dei territori della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia.

Molte di queste vittime vennero crudelmente gettate, spesso ancora vive, nelle foibe, ossia le voragini naturali disseminate sull’altipiano del Carso, al confine tra Italia e Slovenia.

Alla recente commemorazione giardinese, svoltasi in Piazza Municipio ed organizzata dal leader del movimento “Tradizione Distinzione” Massimo Adonia, sono intervenute autorevoli personalità nazionali, regionali e locali come Alfio Bosco, portavoce ufficiale del movimento “Riva Destra”, l’ex deputato Giuseppe Scalisi, il presidente dell’associazione culturale “Tradizione, Ambiente e Turismo” Giuseppe Russo, il consigliere comunale Giancarlo Lo Turco, il sindacalista Rosario Gambacorta e l’ingegnere (ex esperto del Comune di Giardini Naxos) Orazio Russo.

«Ma ci sono stati anche – sottolinea l’organizzatore Massimo Adonia – tanti concittadini e persone venute da altri centri della Sicilia per onorare le vittime di questa “follia” comunista, ancora oggi, a distanza di oltre settant’anni, non adeguatamente conosciuta e condannata dall’opinione pubblica».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: da sinistra Alfio Bosco, portavoce nazionale di “Riva Destra”, e Massimo Adonia