Catania, Cimitero allagato: una vergogna che si ripete

“Forse l’amministrazione ha poca memoria oppure non riesce a rendersi conto della reale entità del problema perchè è impossibile che, a distanza di un anno, gran parte delle tombe nell’area dedicata a San Francesco D’Assisi nel cimitero di centrale Catania siano ancora completamente allagate” accusa il consigliere comunale e presidente della commissione al Patrimonio, Salvatore Tomarchio.

Uno scenario che fa da contorno alla disperazione dei parenti che si ritrovano la bara del defunto che galleggia in mezzo a 10-20 cm d’acqua. Probabilmente tutto è dovuto all’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito Catania agli inizi di dicembre ma è assolutamente inconcepibile che dopo promesse, rassicurazioni e piani di lavoro il problema si ripresenti puntale in tutta la sua drammaticità.

“Ho raccolto – continua Arcidiacono – le proteste, le lamentele e le richieste di intervento da parte di cittadini che hanno sborsato migliaia di euro per ritrovarsi alla fine un enorme acquario di marmo e vetro. I primi sentori che qualcosa qui non andasse si erano avuti nei giorni precedenti”.

Appena i familiari hanno fatto rimuovere le lastre di marmo dalle tombe c’è stata la drammatica sorpresa. L’intervento delle pompe idrovore, da parte degli operai comunali, non fa altro che tamponare temporaneamente il problema perché, senza un sistema di condutture sotterranee efficiente, le tombe torneranno ad allagarsi ancora tra la rabbia della gente. Intanto la tensione resta alle stelle e il comune non dà risposte adeguate.

“E’ bene ricordare – conclude Arcidiacono – che è stato Palazzo degli Elefanti a concedere regolare richiesta alle persone per costruire qui una tomba. Autorizzazioni date, probabilmente, con troppa approssimazione ed oggi decine di bare sono sporche di fango e danneggiate dall’acqua”.