Catania: sequestrati 1.000 kg di marijuana. Sei arresti. Il carico intercettato a Mascali I NOMI FOTO VIDEO

Droga per un valore di oltre 3 milioni di euro e sei arresti. E’ questo il bilancio di un’operazione antidroga culminata con gli arresti a Fondachello di Mascali di sei catanesi di Picanello che stavano trasportando una tonnellata di marijuana

La Polizia di Stato, con il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, ha tratto in arresto Angelo Morabito, 42 anni, pregiudicato; Giuseppe Portale, 45 anni, pregiudicato; Santo Russo, 41 anni, inteso “Sucamovvu”, pregiudicato; Antonino Napoli, 50 anni, pregiudicato; Natale Pulvirenti, 54 anni, pregiudicato; Girolamo Zappalà, 56 anni,  inteso “Gino Tigna” – pregiudicato, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di traffico di ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

Morabito
Russo
Pulvirenti
Zappalà
Portale
Napoli

VIDEO: IL CARICO SEQUESTRATO

Nell’ambito delle attività finalizzate a contrastare il fenomeno del narcotraffico su larga scala, personale della Squadra Mobile – Sezione “Antidroga” – anche al fine di riscontrare le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Cristaudo Salvatore, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, avviava un’intensa attività di monitoraggio di alcuni soggetti del rione cittadino di Picanello, segnatamente Angelo Morabito e Giuseppe Portale, entrambi con precedenti penali in materia di stupefacenti, essendo emerso che costoro si erano attivati per acquistare un ingente quantitativo di marijuana da immettere nel mercato locale.

Sulla scorta delle preliminari acquisizioni investigative svolte dalla Sezione Antidroga, venivano autorizzate una serie di attività di intercettazioni che, unitamente ad attività di p.g. di tipo tradizione (servizi di osservazione, pedinamento, etc), hanno consentito di giungere al sequestro dello stupefacente.

VIDEO: GLI ARRESTI

Le indagini, coordinate dalla D.D.A. di Catania, facevano emergere l’imminente arrivo di un ingente quantitativo di stupefacente, testimoniato da una certa fibrillazione riscontrata negli odierni indagati impegnati in una febbrile attività legata all’arrivo del “carico”.

L’arrivo del carico, previsto nella giornata del decorso 25 novembre, era stato preceduto da uno spostamento di Giuseppe Portale il quale, la mattina del 24 novembre scorso,  in compagnia di Girolamo Zappalà, a bordo di autovettura, dopo avere raggiunto la Calabria, si immetteva sull’autostrada A3 SA-RC.

Il lavoro degli uomini della Sezione “Antidroga” consentiva di individuare la mattina del giorno seguente, 25 novembre, lungo la medesima autostrada, ma in fase di rientro, la vettura sui cui viaggiava Portale che procedeva anticipando un camion Nissan Atleon cassonato, ove verosimilmente era stato stipato lo stupefacente.

Alle prime ore del 25 novembre scorso, d’intesa con la D.D.A, gli investigatori della Mobile predisponevano una fitta rete di vedette per intercettare il camion al fine di bloccarlo.

L’attività di p.g. dava i suoi frutti, allorquando il camion veniva visto entrare all’interno di un residence, ubicato in località Mascali, luogo in cui il Portale aveva la disponibilità di un appartamento.

Sul posto, gli  investigatori dell’”Antidroga” procedevano a bloccare in un primo momento Giuseppe Portale, Natale Pulvirenti e Girolamo Zappalà, giunti a bordo del camion Nissan Atleon e, trascorsi  pochi istanti, Angelo Morabito, Santo Russo e Antonino Napoli, sopraggiunti con un furgone Fiat Scudo, che sarebbe servito a spostare più facilmente lo stupefacente.

All’interno del predetto camion, a seguito di perquisizione, venivano rinvenuti e sequestrati, occultati all’interno di alcuni mobili, 33 involucri in cellophane trasparente, del peso lordo cadauno di oltre kg. 33, contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana, per un peso complessivo di kg.1000 (mille) circa.

I sei soggetti venivano dichiarati in stato di arresto per traffico, in concorso tra loro, di ingente quantitativi di sostanza stupefacente e, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica, associati presso il carcere di piazza Lanza. Il valore all’ingrosso dello stupefacente sequestrato  è stimato in oltre 3 milioni di euro.