Gaggi, Le Mura “in panchina” alle Amministrative 2017

A differenza delle due precedenti competizioni politiche locali, in quella del prossimo anno il leader del movimento “Nuova Gaggi Unita” non scenderà in campo in prima persona, ma appoggerà convintamente la candidatura a primo cittadino di uno degli attuali consiglieri comunali d’opposizione

All’uscita di scena “totale” dell’ex sindaco Salvatore Pagano, che dopo aver manifestato con largo anticipo la sua intenzione di tornare alla guida del Comune di Gaggi ha deciso nei giorni scorsi di non partecipare più alla competizione elettorale amministrativa della primavera prossima, adesso fa seguito quella “parziale” di Leonardo Le Mura (nella foto), “padre ispiratore” e presidente del movimento politico “Nuova Gaggi Unita”, che in quest’ultimo quinquennio ha espresso i consiglieri comunali d’opposizione del centro alle porte della Valle dell’Alcantara.

Le Mura è stato avversario perdente dell’attuale sindaco gaggese Franco Tadduni in tutte e due le ultime tornate elettorali amministrative (quella del 2007 e quella del 2012), e come tale, magari per la legge del… “non c’è due senza tre”, erano in tanti ad ipotizzare un suo ritorno in campo per tentare di conquistare finalmente la massima poltrona cittadina. Ma da una nota da lui stesso diramata nelle appena trascorse ore, si evince a chiare lettere la sua indisponibilità a candidarsi a sindaco.

«Penso sia utile – scrive Leonardo Le Mura – dare continuità all’impegno politico del gruppo-movimento “Nuova Gaggi Unita” degli ultimi quindici anni. Ma per quanto mi riguarda desidero proseguire il mio impegno per Gaggi in modo diverso rispetto alle precedenti elezioni amministrative. Ritengo, pertanto, che qualcuno di coloro che in questi anni hanno avuto l’onore e l’onere di far parte del gruppo consiliare di opposizione, si dovrà mettere a disposizione per guidare una nuova e diversa classe dirigente, fatta di tanti giovani, donne, imprenditori e rappresentanti del mondo produttivo e sociale».

Il leader di “Nuova Gaggi Unita”, dunque, stavolta preferisce dirigere i giochi dalla “panchina”, schierando in campo come candidato alla carica di sindaco uno dei quattro consiglieri comunali uscenti d’opposizione, ovvero Rosario Coppola, Angelo Ingino, Filippo Santoro ed Angelo Tosto.

Ma, da buon “allenatore”, nel documento da lui recentemente diramato Le Mura inizia comunque ad abbozzare il “manifesto” che il movimento “Nuova Gaggi Unita” intende proporre all’elettorato locale in occasione della competizione amministrativa del 2017.

«Diversi cittadini – sottolinea il politico gaggese – ci hanno spronato ad intraprendere le necessarie iniziative che possano condurre alla presentazione di una lista civica in grado di dare a Gaggi una classe dirigente all’insegna di molti volti nuovi e modelli e metodi diversi ed alternativi rispetto a quelli offerti in questi anni dall’Amministrazione Comunale del sindaco Tadduni e del suo vice Giuseppe Cundari. Nelle prossime settimane, quindi, ci faremo promotori di incontri, confronti e dibattiti finalizzati alla costruzione di un progetto politico innovativo ed alla selezione degli amministratori che la nostra comunità merita. E’ necessario, in particolare, offrire più opportunità ai giovani (sino ad oggi usati solo come “slogan” nelle campagne elettorali per poi puntualmente essere dimenticati), più tutele e servizi alla terza età, più agevolazioni a chi vuole investire a Gaggi, più attenzioni alle fasce deboli, più cultura e più iniziative turistiche che facciano leva sulla nostra storia e sulle nostre tradizioni. Dobbiamo, insomma, riprendere a “sognare” e sperare che a Gaggi le cose possano cambiare in meglio. Intanto i cittadini gaggesi sanno benissimo cosa è stato fatto e cosa non è stato fatto in questi anni. Ed, in una piccola comunità come la nostra, si conoscono pregi e difetti di tutti. Dovrà essere questa conoscenza a guidare l’elettorato locale al voto della primavera 2017. Per nostra fortuna – conclude Leonardo Le Mura, probabilmente alludendo alla continuità che l’attuale sindaco Tadduni, non più ricandidabile essendo reduce da due mandati consecutivi, vorrebbe dare alla sua gestione amministrativa – non viviamo in uno Stato monarchico, dove un re abdica in favore di un suo parente…».

Rodolfo Amodeo