Valle dell’Alcantara: tre sindaci dicono “Sì”

Sono Giuseppe Cunsolo di Malvagna, Franco Tadduni di Gaggi e Paolino Lo Giudice di Graniti, i quali hanno aderito al Comitato a sostegno delle riforme della Costituzione Italiana volute dal Governo Renzi e che saranno ad oggetto del referendum confermativo del prossimo ottobre

Anche nella Valle dell’Alcantara ci si sta mobilitando in vista del referendum confermativo sulle riforme costituzionali, in programma per il prossimo mese di ottobre. A scendere in campo a favore del “Sì”, ossia a sostegno delle modifiche apportate alla Costituzione Italiana dal premier Matteo Renzi e dal ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, sono in particolare il sindaco di Malvagna, Giuseppe Cunsolo, quello di Gaggi, Franco Tadduni, e quello di Graniti, Paolino Lo Giudice, i quali nei giorni scorsi hanno aderito all’apposito “Comitato per il Sì” della zona Jonio Messinese-Alcantara, costituitosi presso la sede del Partito Democratico di Giardini Naxos, cui darà il suo convinto sostegno anche il direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani, Giacomo D’Arrigo.

«Il Comitato per il Sì – spiega il primo cittadino malvagnese Giuseppe Cunsolo in una nota da lui diramata al riguardo – si prefigge di fornire ai cittadini un’informazione puntuale sul contenuto della riforma, che consenta loro una scelta consapevole su un provvedimento che costituisce un deciso passo avanti verso una democrazia in grado di decidere in tempi più rapidi (con una sola Camera che approva le leggi e vota sulla fiducia o sfiducia al Governo), una decisa diminuzione dei costi della politica (non si dovranno  più eleggere 315 senatori, evitando allo Stato il pagamento dei relativi stipendi e vitalizi) e l’eliminazione dei contenziosi tra Stato e Regioni chiarendo le rispettive competenze.

«Per il resto non c’è proprio nulla da temere in quanto restano fermi i principi fondamentali della Costituzione, che i padri costituenti ci hanno consegnato.

«Il Comitato infine, pur nel rispetto di altre posizioni sull’argomento, inviterà gli elettori a diffidare di chi propone forme limitative dell’espressione democratica (la cosiddetta “Democrazia in Rete”), di chi pur di non cambiare nulla vuole condannare l’Italia all’eterno immobilismo e di chi non ha mai creduto in quella Costituzione che ora finge di difendere per motivi del tutto strumentali».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: da sinistra i sindaci Giuseppe Cunsolo (Malvagna), Paolino Lo Giudice (Graniti) e Franco Tadduni (Gaggi)