Giarre, operatori ecologici in agitazione contro l’Ati Tech-Geo

Mancato riconoscimento di spettanze contrattuali, inosservanza degli obblighi di legge in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, mancato versamento del Tfr al fondo previdenziale, mancato pagamento di verbali del codice della strada di cui i lavoratori si sono fatti carico (in qualità di obbligati in solido) e mancato versamento delle rate alle Società finanziarie per cessioni di quinto o prestiti, importi che però vengono trattenuti nella busta paga dei lavoratori.

Sono le inadempienze contrattuali di cui viene accusata l’Ati Tec-Geo che gestisce ancora, in proroga, il servizio rifiuti a Giarre, e denunciate, giovedì sera, in Consiglio comunale da un folto gruppo di lavoratori tra cui era presente il segretario provinciale della Ugl, Santo Gangemi, e il delegato provinciale Ugl, Rosario Garozzo.

Una vicenda su cui però la soluzione potrebbe essere a portata di mano. Il consigliere Tania Spitaleri ha, infatti, invitato l’amministrazione ad affidare l’appalto del servizio rifiuti alla ditta che ha vinto la gara e seguire l’esempio di Palagonia bloccare, quindi, i pagamenti alla ditta, trattenere le somme sottratte ai lavoratori e sostituirsi alla ditta per coprire i debiti.

Il presidente della I commissione Francesco Cardillo affronterà la vicenda lunedì in un’apposita seduta di commissione.

Dalla Tech una nota aziendale precisa: «La complessa vicenda rappresentata dai lavoratori investe la Geo che peraltro è in amministrazione straordinaria;  per quanto ci riguarda non ci risultano cause di Tfr, la Tech servizi  ha una posizione assolutamente trasparente.  Il debito pregresso che la Ugl assume  che Geo abbia nei confronti dei lavoratori – a parte la retribuzione mensile  che viene regolarmente assicurata –  ammonta a circa  35 mila euro.  Si ribadisce che i  crediti vantati dai lavoratori non riguardano la Tech servizi,  gli unici importi per cui pende una controversia dinanzi al tribunale del Lavoro,  riguarda un importo complessivo, per 7 lavoratori, di 12 mila che Tech assume non dovute e quindi si costituirà nel procedimento previsto in autunno».