L’uomo, sposato, con un figlio di 45 anni, risulta essere appartenente al clan Brunetto, cosca satellite della famiglia Santapaola. Sul posto i carabinieri della compagnia di Giarre e della Sezione Investigazioni Scientifiche che stanno compiendo i rilievi unitamente al medico legale incaricato dalla Procura di Catania. Le indagini sono coordinate dal pm Marco Bisogni.
Secondo quanto si è appreso la vittima sarebbe stata attinta da diversi colpi d’arma da fuoco, almeno sette colpi. A quanto pare l’agguato è scattato nell’attimo in cui stava rientrando a casa con la propria auto, una Renault 4. I malviventi sono arrivati dalla parte posteriore dell’abitazione, accedendo da un giardino e, attraverso le feritoie di una finestra, hanno esploso i numerosi colpi che hanno raggiunto la vittima. Subito dopo hanno raggiunto l’autovettura in sosta nei pressi di un supermercato e si sono dileguati.
La vittima, come dicevamo è persona nota alle forze dell’ordine.
I carabinieri hanno eseguito un ordine di carcerazione per rapina. Nel marzo del 2013 Previti era stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Fiumefreddo di Sicilia per rapina in concorso e porto di armi abusivo, su ordinanza di carcerazione. Previti era stato riconosciuto colpevole dei suddetti reati, commessi a Spadafora (ME) dal 2007 al 2010. Nel 2010 era finito in manette per estorsione al termine di una indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Taormina.