In sede di civico consesso, nella seduta di martedì scorso 11 novembre, il consigliere di minoranza Grazia Carota, pur riconoscendo l’indubbio valore morale dei due giudici che hanno dato la vita per la lotta alla mafia, aveva ritenuto la proposta di intitolazione della sala consiliare del Comune di Mascali, avanzata da Alberto Cardillo, vice presidente del Consiglio comunale, consigliere del gruppo “Mascali C’è” e coordinatore Fratelli d’Italia-An Mascali, un “mero gesto di strumentalizzazione politica” della figura dei due giudici a favore del partito di Fratelli d’Italia An.
“L’aula consiliare deve essere apartitica e non deve avere nessuna coloritura politica” aveva commentato il consigliere Carota. Il clima si era scaldato al punto che, dopo la risposta del vice presidente Cardillo che ribatteva alle accuse della Carota, che i consiglieri di opposizione Carota, Caltabiano, Previtera, Mangano, Nigrì , Musumeci, Di Mauro e il gruppo misto rappresentato dai consiglieri Portogallo e Pariti hanno abbandonato l’aula interrompendo i lavori del Consiglio visto che la maggioranza accusava qualche assenza e non riusciva a garantire il numero di undici presenti necessario per la prosecuzione dei lavori.
“L’opposizione – chiarisce ancora il consigliere di opposizione Carmelo Caltabiano – ha contestato il metodo scorretto con il quale la proposta è stata portata in Consiglio comunale”. Il consigliere Cardillo ha chiarito come “la strumentalizzazione provenisse dalla opposizione che ha inteso dare una prova muscolare fuori luogo portando alla sospensione dei lavori consiliari su un tema tanto delicato come l’intitolazione della sala consiliare”. “Una proposta – ha continuato Cardillo – al di là che provenga dalla destra o dalla sinistra, se buona va condivisa da tutti come del resto l’unanimità di voto ha confermato comprovando l’inutilità del parapiglia che c’è stato in consiglio”.
Angela Di Francisca