Disavventura a lieto fine per 5 ciclisti amatoriali del catanese

Disavventura, ma a lieto fine, per cinque ciclisti avventuratisi nei rigogliosi boschi del Parco dei Nebrodi. ll gruppetto – formato da quattro uomini e una donna – proveniente da Catania, Aci Sant’Antonio e Mascalucia, aveva iniziato il percorso con le proprie mountain-bike intorno alle 10.00 da “Portella Femmina Morta”.

Attraverso un itinerario contrassegnato da un paesaggio mozzafiato, passando per il lago Maulazzo e il lago Biviere, dopo circa sette ore di pedalate i cinque si sono resi conto di avere smarrito la strada maestra. Arrancando stremati, prima che iniziasse a imbrunire, senza esitare, hanno lanciato l’allarme chiamando il 1515 tramite un telefonino.

Ricevuta la richiesta di soccorso, intorno alle 17 la sala operativa del Corpo Forestale di Catania ha attivato i soccorsi inviando nei luoghi presunti dello smarrimento una pattuglia del Distaccamento di Maniace, condotta dall’Ispettore Superiore Alfio Grassia e una pattuglia del Distaccamento di Bronte, condotta dall’Ispettore Superiore Piero Mirenda e dall’Ispettore Superiore Giuseppe Carcione.

Attraverso l’impiego di binocoli e di sirene in dotazione ai mezzi forestali e grazie al continuo contatto telefonico, finalmente, dopo qualche ora di intensa ricerca, i cinque sono stati avvistati e recuperati in località Canalotto/Cannello, nel territorio di Longi (Me) ma la cui giurisdizione è di competenza del Distaccamento Forestale di Maniace.

Accertate le buone condizioni fisiche, i ciclisti sono stati prima rifocillati con una bevanda calda e successivamente condotti nei locali del Distaccamento Forestale di Maniace per gli accertamenti e le pratiche di rito. Per la circostanza è stata allertata pure la protezione civile di Maniace i cui volontari, attraverso l’ausilio di un mezzo fuoristrada, hanno ricondotto il gruppetto nella zona di partenza da dove hanno fatto rientro nelle loro città di residenza.

Gaetano Scarpignato