Giarre, dal buco alla palude VIDEO

VIDEO: LA PALUDE DI VIA BERLINGUER


 

Quella che oggi vi somministriamo, con assoluta “parzialità”, è un’altra notizia che esalta la sciatteria burocratica giarrese e gli effetti da essa derivanti. Non siamo geograficamente nella riserva di biosfera dell’Unesco dell’Entlebuch che comprende numerose torbiere basse e alte intatte. Non ci troviamo in una delle aree paludose più belle e famose d’Europa, la torbiera alta di Salwiden che si trova sul sentiero escursionistico da Rossweid a Kemmeribodenbad.

Ci troviamo invece nella Giarre contemporanea di un quartiere residenziale. Quello di via Berlinguer, all’interno di un parco annesso ad un’area residenziale, non lontano dallo sguardo di qualche consigliere della ormai ex maggioranza, trasformato in palude. Il parco “Quattro Stagioni”, per l’appunto che, per 11 mesi l’anno è impenetrabile, assediato com’è da una selva di sterpaglie e rovi e, in estate, da una pericolosa palude che sta procurando non pochi problemi ai residenti. La persistente fuoriuscita di acqua da un vecchio impianto di irrigazione, da lungo tempo in avaria, ha infatti determinato la formazione di ampie zone acquitrinose, diventando un serio problema di ordine igienico sanitario facendo da “covi” per la riproduzione delle zanzare e di altri insetti. Una vergogna. In queste settimane una impresa incaricata dal Comune – che precisiamo non ha alcuna responsabilità –  ha provveduto a disboscare l’area, scoprendo la palude ma nessuno, nonostante i numerosi solleciti e le segnalazioni dei residenti a Utc, carabinieri e polizia municipale è intervenuto. Nella totale indifferenza tipica dell’amministrazione giarrese dell’era bonaccorsiana.

La dirigente tecnica, ing. Pina Leonardi, allarga le braccia e solo quando è informata dal giornalista decide di muoversi allertando una squadra dell’Utc che si occupa delle manutenzioni che, a quanto pare, era a conoscenza del problema ma non trovando il tempo di intervenire ha preferito dedicarsi ad altro. Il buco al Comune di Giarre non esiste. Ormai è ufficiale.  Al suo posto ci sono ora le sabbie mobili di via Berlinguer. L’auspicio è che qualcuno non vi finisca dentro correndo il rischio di essere divorato da qualche coccodrillo.