Una circolare diramata dai vertici provinciali dell’Asp e trasmessa ai medici del Presidio territoriale d’emergenza, Guardia medica e Punto di primo intervento, definisce i compiti assegnati ai diversi istituti sanitari che operano nel presidio ospedaliero di Giarre. L’obiettivo è quello di integrare i servizi di assistenza resi all’utenza. Una nota, datata 29 maggio scorso, casualmente nel giorno in cui la Commissione ospedale ha effettuato un sopralluogo a sorpresa al Sant’Isidoro, riscontrando una serie di inadempienze, rispetto a quanto concordato con l’Asp, nella quale sono ribaditi i compiti assegnati ai medici del Pte che “effettuano le prestazioni di urgenza quali codici verdi, gialli e rossi con la strumentazione sanitaria a loro disposizione, procedendo all’eventuale stabilizzazione e trasferimento del paziente, qualora necessario, previo coordinamento del 118”. I medici del Punto di primo intervento che operano dalle 8 alle 12, esclusi i festivi, effettuano interventi sanitari di norma rispondenti ai codici bianchi; i medici della Guardia Medica, attiva di notte per gli utenti giarresi, operano secondo la normativa della continuità assistenziale.
Ieri mattina, intanto, in sede di commissione, è stata illustrata la predisposizione di un ricorso al Tar in opposizione alla delibera dell’Asp del 20 aprile (avvio della rifunzionalizzazione ospedale Sant’Isidoro) di concerto con le associazioni e di eventuali, altri, soggetti istituzionali che intendono sottoscriverlo. Entro la settimana sarà convocato il tavolo sull’emergenza sanitaria composto dai sindaci, dalle associazioni e dalla commissione ospedale.