Giarre, buco da quasi 11 milioni. Arriva la relazione di Lipari

E il giorno della vendetta di Lipari arrivò. C’è voluto tempo, ma è stata servita fredda al sindaco Roberto Bonaccorsi, ieri, attorno alle 13. Il dirigente finanziario ha consegnato al primo cittadino una relazione di 15 pagine fitte di numeri e di situazioni insormontabili per uscire dal tunnel. Un tunnel di quasi 11 milioni di euro.  Una falla destinata ad affondare la “nave” Giarre.

La ricognizione contabile del ragioniere, trasmessa alla Corte dei conti, impallidisce il quadro economico illustrato appena pochi giorni fa in pompa magna dal sindaco in una conferenza pubblica  minimizzando, in quella occasione, la reale entità del “buco” che si attestava sui 5 milioni di euro, annunciando una serie di contromisure. Quella del Ragioniere generale è invece una tragica illustrazione del quadro contabile del Comune. Una impietosa fotografia di un fallimento economico che raddoppia la somma fin qui conosciuta e che espone l’Ente comunale al rischio concreto del dissesto.

Lipari lo scrive per la prima volta a chiare lettere a pagina 15 della sua relazione. Debiti che, in larga parte, sarebbero da imputare a precedenti amministrazioni e che hanno raggiunto una lievitazione drammatica. Il fabbisogno relativo all’anno 2015, evidenzia, dunque, debiti e passività pregresse (che devono trovare copertura nel corrente esercizio finanziario) per un ammontare complessivo di poco più di 9 milioni di euro, oltre ad un ulteriore fabbisogno di circa 2 milioni di euro.

Viene altresì evidenziata una ridotta capacità di incamerare entrate proprie in conto residui (dal 50,96% del 2013 al 29,25% del 2014) oltre ad una fisiologica riduzione dei trasferimenti statali per complessivi 2 milioni 140 mila circa, che interessa non solo il Comune di Giarre. Resta ancora da quantificare, la riduzione derivante dai trasferimenti regionali. Secondo Letterio Lipari “È stata rilevata recentemente un’altra passività potenziale costituita dall’omesso pagamento di contributi previdenziali per gli emolumenti corrisposti a circa 30 dipendenti, nel periodo in cui gli stessi prestavano servizio con contratto di lavoro a tempo parziale ed indeterminato, e per i quali si sta approssimando la data di cessazione dal servizio, con la necessità di definire la contribuzione previdenziale maturata per ciascuno di essi”.

La relazione palesa evidenti critiche al piano di riequilibrio decennale predisposto dall’amministrazione sul piano sostanziale e chiude esprimendo preoccupazione e dubbi sulla possibile redazione di un bilancio 2015 equilibrato, tanto da scrivere “si ritiene che l’Ente versi nella fattispecie di cui all’art. 244 DLGS n. 267 del 2000, ovvero il dissesto, ove non vengano assunte scelte gestionali efficaci e sufficientemente attendibili, idonee a garantire gli equilibri di bilancio”.

Il sindaco Roberto Bonaccorsi, visibilmente contrariato per le modalità con cui ha ricevuto la relazione del Ragioniere, in questa fase, “non intende entrare nel merito dei numeri e delle possibili soluzioni”.  A Lipari, il sindaco ha detto senza giri di parole che a partire da questo momento è cessato il rapporto di fiducia, ammesso che vi sia mai stato. Ora toccherà di nuovo al sindaco, nella veste di tecnico, smontare quel che sembra un gigantesco castello di debiti. Sul fronte politico, poi, giunge come un fulmine a ciel sereno, la presentazione all’Ars di una interrogazione parlamentare nella quale si richiedono notizie sulla situazione finanziaria del Comune di Giarre e sulle eventuali azioni ispettive da intraprendersi a riguardo sono state chieste attraverso un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore per le Autonomie locali e la Funzione pubblica.

A richiedere l’intervento istituzionale sono i parlamentari regionali Pd Alice Anselmo, Valeria Sudano, Luca Sammartino, Pippo Nicotra e Paolo Ruggirello, in quanto Giarre presenta da tempo una difficile situazione finanziaria, per superare la quale si è fatto ricorso ad un Piano di riequilibrio pluriennale. Recentemente, in sede di sindacato ispettivo in Consiglio comunale, è stata rilevata l’esistenza di un debito ulteriore, di oltre 5 milioni di euro. I deputati chiedono di conoscere quando e con quali modalità avranno luogo le attività ispettive, dato che i debiti appena individuati potrebbero determinare ulteriori difficoltà per il Comune di Giarre, nel caso in cui i nuovi creditori dovessero ricevere un trattamento diverso rispetto a quelli inclusi nel piano di rientro e di conseguenza dovessero avviare dei contenziosi che potrebbero compromettere definitivamente la condizione finanziaria del Comune”.

Puntuale la risposta del sindaco Roberto Bonaccorsi: «Sono felice di aver appreso dalla stampa della richiesta di notizie sulla situazione finanziaria del Comune di Giarre, presentata in un’interrogazione dai parlamentari del Pd all’Ars Anselmo, Sudano, Sammartino, Nicotra e Ruggirello. Ben venga. Auspico che si faccia piena chiarezza su quanto accaduto negli ultimi anni al Comune di Giarre dal punto di vista dei conti dell’ente: ritengo infatti che questo si sposi pienamente con l’azione di risanamento che l’amministrazione che guido sta attuando fin dal primo giorno d’insediamento. Mi dichiaro pienamente disponibile a collaborare con tutte le possibili attività che Governo e Assessorato competente vorranno mettere in campo».