Presentato oggi, lunedì, a Catania, dal Cna, il “Progetto Jimo”, progetto che prende il nome da Jimo, una città commerciale millenaria che si trova nella regione dello Shandong della Repubblica popolare cinese confinante con la città di Qingdao. Ha una comunità radicata di imprenditori coreani e giapponesi.
Qui, a maggio, prenderà vita un immenso centro commerciale internazionale (nella foto sopra) di oltre 300 mila mq, con uno spazio di 20 mila mq riservato al “Made in Italy”.
Sun Wenyu, presidente e amministratore delegato di “Euro Top Brand”, il supervisore del “Progetto Jimo” per l’Europa, è chiaro e forte nella sua spiegazione: “La Sicilia può ritagliarsi un suo ruolo importante a Jimo, puntando soprattutto su moda, agroalimentare, oreficeria, design e artigianato. Ovviamente a livello medio-alto. Per le varie esigenze logistiche, poi, noi siamo in grado di supportare a 360° le aziende interessante a venire in Cina, dalla strategia al marketing, dalle spedizioni allo sdoganamento”.
A Sun Wenyu, fa eco Andrea Milazzo, segretario Cna di Catania: “All’estero ancora vi sono parecchie opportunità per l’artigianato di qualità e le piccole e medie imprese italiane e il “Progetto Jimo” può aiutare i nostri iscritti a intercettare un importante segmento di nuovi potenziali consumatori. Perché di fronte alla contrazione dei nostri consumi interni una soluzione sicuramente interessante può essere l’esplorazione di nuovi mercati, dove le eccellenze siciliane possono fare la differenza”.
Orazio Vasta
Nella foto a sinistra di Rossella Sturiale, Zita Guo, shop attendant e design di moda