L’arresto trae origine dai numerosi interventi dell’Arma nell’abitazione dell’uomo dove lo stesso conviveva con una connazionale di 50 anni e la figlia minore di quest’ultima. Sebbene la donna non abbia mai denunciato le violenze subite, i carabinieri sono riusciti a raccogliere inconfutabili indizi di colpevolezza a carico dell’aguzzino che dal 2013 al mese di gennaio 2015, aveva ridotto la vittima quasi in stato di schiavitù, costringendola a patire – alla presenza della figlia minore – ogni tipo di violenza fisica (calci, pugni, schiaffi ed addirittura morsi su tutte le parti del corpo) e verbale.
Il magistrato inquirente, condividendo appieno il quadro probatorio raffigurato dagli investigatori, bha richiesto ed ottenuto dal Gip del Tribunale di Catania una misura cautelare nei confronti dell’uomo. L’arrestato, adesso, si trova già ai domiciliari