Berretta (Pd), “Approfondire i criteri adottati per la nomina dei commissari dell’Oikos”

Avevamo appena iniziato a scrivere di Oikos (era il 17 luglio 2014 Sicilia e rifiuti: Oikos, appalti e controversie) che dopo appena un giorno (il 18 luglio) un terremoto giudiziario si abbatté sul mondo dei rifiuti e sulla stessa Oikos con l’operazione della Polizia di Stato denominata “Terra mia” (leggi Terremoto nel mondo dei rifiuti, 5 arresti eccellenti).

Adesso ritorniamo sull’argomento  riportando una interrogazione scritta dell’on. Giuseppe Beretta (Pd) al Ministro Alfano (Ncd) in cui lo stesso onorevole chiede lumi sui criteri di scelta e nomina dei commissari prefettizi che gestiranno l’Oikos e la discarica di Tiritì e sull’“opportunità delle stesse nomine commissariali”.

“Il Prefetto di Catania, come prevede la legge e dopo le sollecitazioni dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione – sottolinea il parlamentare nazionale – ha nominato i tre commissari che dovranno occuparsi della Oikos per la gestione della discarica di Motta Sant’Anastasia, a seguito dell’inchiesta che ha coinvolto il titolare della ditta stessa con l’accusa di corruzione aggravata”. “Da più parti però, anche attraverso la stampa, si sollevano dei dubbi circa l’opportunità delle nomine prefettizie – aggiunge Berretta –. In particolare, relativamente alla nomina di Stefano Scammacca si ricorda come quest’ultimo sia stato interrogato nell’ambito del processo nei confronti di Scuto, l’imprenditore accusato di legami con la criminalità organizzata e con il clan mafioso della famiglia Laudani”. Conclude Berretta:“Alla luce della estrema delicatezza dell’inchiesta relativa alla Oikos e alla gestione della discarica Tiritì, crediamo sia opportuno che il Prefetto Federico renda trasparenti le motivazioni per cui ha scelto i tre commissari, per evitare ogni minimo sospetto sulle personalità selezionate e soprattutto sui criteri di nomina”.

Orazio Vasta