Grand Prix Sicilia Judo, la replica della Judo Club “Giovanni Bonfiglio” di Giarre

In relazione all’articolo pubblicato lo scorso 19 ottobre (leggi l’articolo Judo, podio tutto ripostese a Palermo), relativo al Campionato regionale “Esordienti A” Fijlkam – settore Judo, e la 3ª fase del Grand Prix Sicilia”, svoltisi al PalaOreto di Palermo, il Maestro Lio Tomarchio, ha fatto pervenire una nota, integralmente pubblicata di seguito.

 “In data 19 ottobre 2014 il “Gazzettinonline” ha pubblicato l’articolo riguardante il Campionato regionale “Esordienti A” Fijlkam – settore Judo, e la 3° fase del Grand Prix Sicilia”, svoltasi presso il PalaOreto di Palermo. Nelle notizie che vi hanno fatto pervenire, ho letto delle critiche e offese fatte dal Presidente dell’A.S.D. “Scuola Judo Samurai” di Riposto, Maestro Nuccio Tomarchio, all’A.S.D. Judo Club “Giovanni Bonfiglio” di Giarre, ai suoi dirigenti ed al rappresentante che ha fatto “l’esposto”. Chiedo a codesto storico “Gazzettino di Giarre” di dare spazio a questo mio chiarimento dei fatti.

Premetto che io non ho potuto essere presente alla gara di Palermo, pertanto non potevo impedire nulla. Mio figlio Rosario ha accompagnato i nostri atleti in qualità di Tecnico e componente il Comitato direttivo della Judo Club “Giovanni Bonfiglio” di Giarre, e preciso, non ha fatto nessun “esposto”.

Il Presidente della Scuola Judo Samurai Maestro Nuccio Tomarchio e il figlio Giovanni, insegnante tecnico di Judo, hanno presentato l’atleta Aldo Torrisi con iscrizione a nome della Judo Club “Giovanni Bonfiglio”; quindi commettendo “illecito sportivo” che avrebbe potuto invalidare la gara. E se per caso il giovane atleta si fosse infortunato sarebbero stati guai per tutti.

Il rappresentante della Judo Club “Giovanni Bonfiglio” faceva notare al Vice Presidente del settore Judo Sicilia e al Coordinatore Presidenti di Giuria la situazione che si era creata. Le due autorità chiamavano il Presidente della Scuola “Judo Samurai” e il figlio Giovanni, Tecnico accompagnatore atleti, e li informavano chiarendo che l’atleta non poteva gareggiare in quanto il regolamento nazionale Fijlkam non lo permetteva; ma questi insistevano ancora, mostrando il nulla osta rilasciato dalla nostra Associazione in data 15 febbraio 2014.

Non si capisce perché la Scuola “Judo Samurai”, pur in possesso di nulla osta e licenza federale dell’atleta Aldo Torrisi dal febbraio 2014, non abbia provveduto al tesseramento con la loro Associazione.

Il Maestro Nuccio Tomarchio ha scritto: “Grazie della sportività, cosa mai accaduta fino ad oggi tra veri sportivi”. Confermo e rispondo: mai nessun Maestro e Presidente di Associazione Sportiva ha tentato “illecito sportivo”, ignorando il regolamento di tutti gli Sport Coni.

Ignorare il regolamento nazionale Fijlkam, per un Presidente e Insegnante Tecnico, non fa onore, e ancora meno lo fa il cercare, con menzogna e offese, di ledere la dignità e l’onorabilità di una Associazione Sportiva “Stella Coni al Merito Sportivo” e dei suoi Dirigenti.

Infine, rispondo con dispiacere al Maestro e Presidente Nuccio Tomarchio e all’Insegnante Tecnico Giovanni Tomarchio suo figlio, che citando uno dei miei insegnamenti “essere e non apparire”; il primo chiede: “chi è l’essere e chi l’apparire”; il figlio Giovanni dopo aver citato la stessa frase dichiara: “noi siamo l’essere….. egli è l’apparire….grande cambiamento!!! Bravo, il Judo non ti ha fatto capire nulla della vita…..

Cercherò di spiegare il mio pensiero nel loro stesso comportamento, nel loro stesso agire.

–        Vedi articoli su giornali e facebook riguardanti la competizione di Palermo:

–        “Judo, Scorpacciata di titoli alle Regionali per una scuola di Riposto” – Giornale di Sicilia Online del 16 Ottobre 2014;

–        Articolo su Gazzettinonline del 19 ottobre 2014;

–        Menzogne e offese tramite fecebook in data 12 ottobre 2014 con 3 comunicazioni del M° Nuccio Tomarchio e del figlio Giovanni.

Dai titoli degli articoli e dagli annunci eclatanti su Facebook sembra che i risultati ottenuti siano frutto di una “schiacciante vittoria”, mentre gli atleti della Scuola Judo Samurai, i quali hanno fatto il loro dovere e non hanno nessuna colpa, hanno conseguito quei risultati perché nelle categorie di appartenenza erano o senza avversario, per cui non c’è stato combattimento, e chi di loro ha combattuto ha perso. Per il numero esiguo di partecipanti nella categoria di appartenenza risultano saliti sul podio. I risultati possono essere verificati tramite la classifica generale della competizione.

Potrei dire ben altro sulla richiesta fattami su l’essere e l’apparire ma già a malincuore ho dovuto dire quanto sopra, perché il nome dell’A.S.D. Judo Club “Giovanni Bonfiglio” di Giarre e dei suoi Dirigenti e Insegnanti Tecnici non può essere infangato da nessuno.

Chiedo cortesemente al “Gazzettino di Giarre”, di voler pubblicare questo mio scritto.

RingraziandoVi, Vogliate gradire Cordiali Saluti

Lio Tomarchio