Adrano, il sindaco Ferrante e la maggioranza che non c’è

“Questa amministrazione considera alcuni cittadini di serie A ed altri di serie B e non può dirsi efficiente”. Lo dichiara l’ex vicesindaco di Adrano, Angela Anzalone, che così riassume l’attuale situazione in città

Una politica in crisi, con una maggioranza, che sostiene il sindaco del Nuovo Centro Destra, Giuseppe Ferrante, sempre sul filo del rasoio. Una politica che ha affrontato un’estate di fuoco, dopo l’uscita dalla maggioranza del gruppo indipendente Symmachia e le dimissioni del vicesindaco, Angela Anzalone,  appartenente allo stesso gruppo. Gruppo, nato dalla omonima associazione socio-culturale, che poco più di un anno fa (al ballottaggio delle amministrative di giugno 2013) ha contribuito alla vittoria di Giuseppe Ferrante con il quale si era apparentato,  per avere la meglio sull’avversario Fabio Mancuso (ex deputato all’Ars ed ex sindaco di Adrano, che adesso milita nel partito di Silvio Berlusconi: Forza Italia).

Aria di precarietà quella che si respira ad Adrano, dove a rimanere schierati attorno al primo cittadino sono il Pd; il Pdl; il gruppo del presidente del Consiglio, Alessandro Zignale; “Azione Civica”; più una schiera di consiglieri comunali che di volta in volta si aggiungono o vengono persi a seconda dei casi: come una vera e propria partita a scacchi che tiene sempre con il fiato sospeso. Gli ultimi, neanche un mese fa, ad abbandonare le fila della maggioranza sono stati i due consiglieri dei Democratici Riformisti (Nicola Pulvirenti e Giuseppe Cusimano), prima di loro ad abbandonare il Pdl per aggiungersi al folto gruppo d’opposizione (composta dai gruppi di Forza Italia, Symmachia e Megafono) anche un altro consigliere, Giovanni Ricca.

Una lunga e caldissima estate, e non per le temperature meteo, che ha visto compensare le pedine perse con altrettanti “pedoni” guadagnati per l’attuale amministrazione: come i due consiglieri Salvatore Coco ed Agnese Alberio, che eletti con la lista indipendente Symmachia hanno preferito rimanere all’interno della maggioranza dopo il transito in minoranza dello stesso gruppo consiliare. Adesso, sembrerebbe essere arrivato il turno di Francesco Mannino e Carmelo Monteleone entrambi  del gruppo misto che porterebbero a 16 il numero di consiglieri di maggioranza.

Insomma, ad Adrano sotto il profilo politico non mancano i colpi di scena con tanti cittadini stanchi di vedere crescere ogni giorno la distanza tra loro ed i “Palazzi della politica”. Le tante emergenze della città vengono risolte in tempi che di certo non sono celeri: interi quartieri centrali sono rimasti al buio per diversi giorni, per un guasto alla pubblica illuminazione, e proprio nei giorni della festa patronale di S. Nicolò Politi. O come l’emergenza rifiuti in città. Una vicenda con al centro l’inefficienza della ditta che si occupava (e si occupa ancora) della raccolta ad Adrano, la Geoambiente (società belpassese in amministrazione controllata). Un periodo delicato quello che si sta vivendo ad Adrano dove tutto sembra precario ed in corso d’opera.

Come il Consiglio comunale dello scorso lunedì rinviato al giorno seguente per mancanza del numero legale (a mancare in aula era infatti la minoranza dei 30 consiglieri). L’assise si è poi svolta regolarmente, martedì, quando finalmente è approdata in aula l’approvazione delle tariffe TARI per l’anno 2014. Il prossimo appuntamento per l’assise civica adranita è previsto per lunedì 6 ottobre prossimo, quando in aula si discuterà il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario per l’anno 2013; adunanza durante la quale non si escluderebbero altri colpi di scena.

Intanto, ad intervenire è l’ex vicesindaco di Adrano e presidente dell’associazione socio-culturale Symmachia, Angela Anzalone, che dichiara: “Quello che per me è evidente è che questa amministrazione considera alcuni cittadini di serie A ed altri di serie B, così come alcuni quartieri (riferendosi a diverse zone di Adrano con particolare attenzione a contrada Capici, ndr). Quindi non si  può dire che questa sia un’amministrazione efficiente, perché il degrado in cui vivono, e sono costretti a vivere, alcuni cittadini, è sotto gli occhi di tutti”.

Alla fine, però, c’è da dire che al di là dei giochi politici, di maggioranza o d’opposizione, quello che più conta è che a non finire sotto scacco sia la cittadinanza adranita.

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