Giarre, in Consiglio Comunale il consigliere Giannunzio Musumeci contesta un presunto conflitto di interessi per il Comandante Cannavò

Non finisce mai di stupire la politica comunale giarrese. Tra inchieste giudiziarie, sanzioni disciplinari e presunte ritorsioni telematiche che hanno provocato nei giorni scorsi financo la paralisi della rete internet al Comune. L’ultima grana per il sindaco Roberto Bonaccorsi (e forse anche per il segretario Rossana Manno) si chiama Maurizio Cannavò, il comandante della Polizia Locale di Giarre che riveste, nel contempo, il ruolo di vice segretario comunale.

In una interrogazione presentata al sindaco dal consigliere Giannunzio Musumeci, vi sarebbe un conflitto di interessi in capo al Comandante della Polizia Locale di Giarre Maurizio Cannavò. Da tempo sono molte le richieste inoltrate all’A.NA.C. (Autorità nazionale anticorruzione) in riferimento alla sussistenza di un conflitto di interessi, sul fatto che un Comandante di Polizia Locale, non possa svolgere funzioni di responsabilità nell’esercizio di servizi per i quali è invece necessario emettere provvedimenti autorizzatori o concessori oggetto di attività di controllo.

“Fortunatamente – ha rimarcato il consigliere Giannunzio Musumeci – l’A.N.A.C si è espressa in maniera molto chiara al riguardo, stabilendo che l’incarico principale di Comandante della Polizia Locale è assolutamente incompatibile con altri incarichi all’interno dell’Ente comunale, in quanto si configura un conflitto di interessi funzionale dando origine ad una figura di controllore-controllato e quindi impone la cessazione di qualsiasi attività di tale tipo al Comandante della P.L.

Per queste ragioni al comandante della Polizia Locale non può essere affidata la responsabilità della S.U.A.P., come peraltro ribadito anche dalla SI.A.PO.L. (sindacato autonomo Polizia Locale); alla luce, quindi, delle osservazioni dell’Anac, il comandante Cannavò non può essere investito di responsabilità in materia di commercio o edilizia: la sua funzione è riferibile soltanto ad attività di controllo del territorio sotto il profilo di polizia e di ordine pubblico”.

Sulla scorta di queste motivazioni il consigliere Giannunzio Musumeci, ha ufficialmente chiesto al sindaco, per tramite di una apposita interrogazione, se, in primis, “era a conoscenza di questa nota dell’A.N.A.C. dell’8 agosto scorso e di attivarsi nel più breve tempo possibile affinché questo conflitto di interessi, anche solo potenziale, venga definitivamente escluso”.

LA NOTA DELL’ANAC