Adrano, contrada Capici sommersa dai rifiuti

Alla luce delle condizioni vergognose in cui versa Contrada Capici l’associazione Symmachia presenta esposto alla Procura della Repubblica, Forze dell’Ordine e Commissione Europea Ambiente

In pieno centro urbano, a pochi metri dal Mercato Ortofrutticolo e nei pressi di ben due Istituti scolastici, Contrada Capici si presenta come una grande discarica a cielo aperto, in cui è possibile trovare di tutto: immondizia di ogni genere, decine e decine di sacchetti, copertoni, divani, materassi, parti di sanitari, pezzi di apparecchiature tecnologiche. Uno scenario di degrado e di abbandono non più tollerabile. Così, l’associazione culturale Symmachia ha presentato un esposto (leggi l’esposto) alla Procura della Repubblica di Catania, ai Carabinieri, alla Polizia, alla Commissione Europea Ambiente e all’Agenzia Europea Ambiente. È stato inviato anche un dossier fotografico. Esausti gli abitanti della zona che si sentono di serie B, costretti a vivere fra odori nauseabondi, topi che scorrazzano indisturbati e scene di ordinario degrado. Segnalati, ormai da settimane, i diversi pericoli dell’area, specialmente per i bambini che, quotidianamente, giocano proprio fra cumuli di immondizia. Peraltro, non vi è alcune recinzione dell’area prospiciente alla rocca.

“Occorre ripristinare il decoro di un intero quartiere e il rispetto della dignità delle persone  – dice Angela Anzalone, presidente di Symmachia – ci affidiamo alla Procura e all’Europa affinché possano essere accertate eventuali responsabilità di così tanto degrado. Noi siamo per la città, non si possono fare differenze di trattamento fra cittadini”.

Adrano è uno dei pochi Comuni in Sicilia a non avere la raccolta differenziata, non sono presenti neppure i cassonetti per separare i rifiuti. Così, tutto viene mescolato insieme e molta di questa immondizia viene abbandonata proprio in contrada Capici, a ridosso del mercato ortofrutticolo, principale fonte d’economia per molte famiglie. Nei mesi scorsi, l’associazione Symmachia aveva chiesto un intervento immediato e aveva presentato un progetto di riqualificazione, attraverso la creazione di un grande Parco Urbano. L’idea progettuale era stata redatta dall’architetto Carmelo Carcagnolo e messo a disposizione dell’Amministrazione comunale, a titolo assolutamente gratuito.