A Graniti una piazza ed un murales per ricordare l’eroica “concittadina” Maria Grazia Cutuli

Sono stati solennemente inaugurati alla presenza del fratello della compianta inviata del “Corriere della Sera”, originaria del Comune etneo di Santa Venerina, ma figlia di una stimata signora del luogo

Una porta che si apre alla speranza dopo una tragedia, dei ragazzi che giocano felici su di un prato ed un nuovo edificio scolastico regalato al popolo dell’Afghanistan: è questo il contenuto-messaggio dell’artistico grande murales inaugurato ieri a Graniti in memoria della compianta giornalista Maria Grazia Cutuli, nativa del Comune etneo di Santa Venerina, ma originaria per parte di mamma (la signora Agata D’Amore) del paesino dell’Alcantara.

Com’è noto, la giovane inviata del “Corriere della Sera” perse la vita nel 2001 in un agguato tesole dai talebani, infastiditi da una sua coraggiosa inchiesta giornalistica sull’uso del particolarmente tossico gas nervino.

E ieri sera, in concomitanza con l’inaugurazione del murales, il Comune di Graniti ha ufficialmente intitolato all’eroica cronista la piazza in cui si erge il nuovo e maestoso palazzo municipale del centro alcantariano.

Alla solenne cerimonia, coordinata da Armando Melita, sono intervenuti l’architetto Mario Cutuli, fratello di Maria Grazia, ed ovviamente il primo cittadino granitese Marcello D’Amore e le artefici del pittoresco murales, ovvero la docente universitaria pakistana Rukhe Neelofer e le sue assistenti Uzma Hussain e Durre Waseem; accanto a queste ultime non poteva mancare l’imprenditore-mecenate Salvatore Romano, un benemerito cittadino granitese fattosi promotore di un più generale progetto di riqualificazione del centro urbano del Comune dell’Alcantara, denominato “Graniti Murales”, che anche per i prossimi mesi vedrà all’opera nelle strade e nelle piazze del paese artisti di caratura internazionale, collegati all’associazione “ResArtis” e diretti da Cristian Peintner.

All’inaugurazione di Piazza Maria Grazia Cutuli e dell’attiguo murales hanno presenziato diversi sindaci ed operatori culturali dei Comuni della Valle dell’Alcantara nonché il sacerdote Don Enzo Di Mura, il quale ha benedetto quanto prodotto dalle pittrici del Pakistan, riguardo alle quali il sindaco D’Amore ha evidenziato la “straordinarietà” della genesi della loro opera.

«Arrivato in paese – ha sottolineato il primo cittadino granitese – ogni artista della rassegna “Graniti Murales” si ispira per individuare il tema da sviluppare. Ebbene: la professoressa Rukhe Neelofer e le sue collaboratrici sono rimaste letteralmente “folgorate” non appena hanno saputo che, un paio d’anni addietro, la Giunta dal sottoscritto guidata aveva deciso di intestare a Maria Grazia Cutuli la piazza sulla quale si affaccia il nuovo municipio. Il Pakistan, infatti, è confinante con l’Afghanistan, dove la giovane inviata siciliana del “Corsera” trovò la morte tredici anni fa. Le pittrici, dunque, conoscevano bene questa tristissima vicenda nonché il totale spregio dei talebani verso le donne ed i bambini. Risultato: queste artiste hanno deciso di raccontare, proprio sulla grande parete laterale della piazza su cui si affaccia il nostro palazzo municipale, la bella storia della scuola realizzata in Afghanistan (esattamente ad Herat) dalla Fondazione intitolata a Maria Grazia Cutuli».

Mario Cutuli, fratello della giornalista, ha, dal canto suo, elogiato l’iniziativa del Comune di Graniti, in tutti questi anni mostratosi effettivamente vicino alla sua famiglia, sin dal momento in cui il sindaco D’Amore ebbe ad apprendere dal collega del Comune di Santa Venerina, Nino Ferlito, che la coraggiosa inviata del “Corsera” era originaria, per parte di madre, del paesino dell’Alcantara.

«Mi fa sempre piacere – ha dichiarato l’architetto Cutuli – venire in questi luoghi per ricordare mia sorella, ma anche per rivivere le emozioni della mia infanzia, quando accompagnavamo nostra madre nelle visite al suo paese d’origine. A parte ciò, considero Graniti un angolo ideale ed esemplare della nostra Italia, perché ancora all’insegna, a differenza di più famose località, di atmosfere genuine e contesti urbani vivibili, specie ora che, con la lodevole iniziativa di “Graniti Murales”, si è deciso di rendere questo paese ancora più attraente dal punto di vista estetico».

Nel corso della significativa serata sono stati anche proiettati dei video sull’infanzia siciliana e sulla carriera giornalistica di Maria Grazia Cutuli, purtroppo prematuramente stroncata sulla via di Kabul.

Rodolfo Amodeo       

 

FOTO: da sinistra Melita, Romano, Cutuli, D’Amore, Neelofer, Waseem ed Hussain; nel riquadro il murales ed il sindaco D’Amore e Mario Cutuli intervistati dalla Rai