Francavilla: la dolce “Pausa” di Angelo Zagari

Grazie soprattutto ai social network, nella cittadina dell’Alcantara e dintorni sta letteralmente spopolando la simpatica competizione ideata da un appassionato buongustaio, il quale sottopone al suo insindacabile e “severo” giudizio i dessert e le altre varie leccornie che si è soliti preparare in casa

I cosiddetti “social network”, ed in particolare “Facebook”, sono ormai protagonisti della vita quotidiana di ognuno di noi, transitando da essi tutte le comunicazioni e le informazioni di cui bisogna necessariamente tenere conto per rimanere “aggiornati” ed essere “cittadini del nostro tempo”. Ma i “new media” consentono anche di “autocreare” personaggi ed eventi che, sino a qualche anno fa, si sarebbero potuti imporre all’attenzione dell’opinione pubblica (sicuramente con maggiori difficoltà e non sempre meritatamente) solo tramite i mass media tradizionali. Così, a Francavilla di Sicilia e nei viciniori Comuni della Valle dell’Alcantara, grazie alla “contagiosa” creatura di Mark Zuckerberg sta ormai da diversi mesi spopolando la “Pausa” di Angelo Zagari, ossia una simpatica gara individuale a chi realizza il miglior dolce (torte, crostate, pasticcini, ecc.) per poi essere premiati con la consegna di un artistico grembiule, la cui “cerimonia”, che vede nelle vesti di brillante “presentatore” lo stesso Zagari, viene spesso videoripresa e postata sull’apposita pagina di Facebook.

L’originale trovata di colui il quale ormai tutti identificano come “Mister Pausa”, sta riscuotendo molto successo, e qualcuno ravvisa in essa un autentico “fenomeno massmediatico” essendo incentrata su di un semplice buongustaio che, tramite il “tam-tam” di Facebook, si ritrova quotidianamente nella propria abitazione decine di persone (in particolare casalinghe) le quali sottopongono al suo insindacabile giudizio quanto da esse prodotto per soddisfare gli esigenti palati di familiari ed amici. Al di là dell’aspetto competitivo, dunque, l’iniziativa consente di potersi avvalere di un esperto “assaggiatore”.

«Ma “Pausa” – ci dice “filosoficamente” al riguardo il suo ideatore Angelo Zagari – vuol anche essere un ideale invito ad interrompere, almeno qualche minuto al giorno, la freneticità delle nostre esistenze per assaporare quanto di “dolce” la vita può ancora, nonostante tutto, offrirci».

Alla faccia… del diabete, della glicemia e dei chili di troppo, abbiamo quindi contattato “Mister Pausa” per saperne di più su questa sua “dolce” iniziativa “gastromediatica”.

– Caro Angelo, come ti è venuta l’idea di “Pausa”?

«La pausa è un momento di relax tra un impegno e l’altro; ossia una manciata di minuti per rilassarci, durante i quali tanti esseri umani siamo soliti deliziarci i palati con alcune prelibatezze, che non possono certo essere piatti di pasta o secondi (consumati a pranzo o a cena), ma semplici dolciumi. Tale mia iniziativa è nata spontaneamente, grazie anche ai gusti ed alle cognizioni che ho maturato con i miei studi giovanili presso un istituto alberghiero, ma che non ho potuto mettere a frutto professionalmente in quanto il “destino” mi ha portato a trovare impiego in tutt’altro settore (un’industria cartaria, ndr)».

– Come si svolge esattamente tale “sfida” e come scegli i singoli partecipanti?

«Ormai i concorrenti mi vengono a trovare direttamente a casa per sottoporre al giudizio del mio palato le loro specialità. Sono, comunque, disposto a venire a “fare esami” anche a domicilio. Per il resto, una volta degustate le leccornie che mi vengono proposte, decido in totale autonomia se “promuovere” o “bocciare”: nel primo caso do in premio il grembiule con su scritto “Pausa” e l’inserimento (con foto o filmato) nella relativa pagina che ho creato su Facebook».

– Sino ad oggi hai impartito più “promozioni” o più “bocciature”?

«Devo dire che, purtroppo, sono in maggioranza i bocciati».

– E cosa dici a chi non supera la prova, magari dopo aver tu trangugiato tutto il suo dolce?

«Il dolce lo trangugio tutto se mi piace, altrimenti mi fermo e dico a chi l’ha preparato di riprovare con un altro dolce in quanto quello presentatomi non è da… Pausa».

– Ma chi provvede all’acquisto degli allegri grembiuli che dai in premio (uno dei quali, addirittura, è stato avvistato sugli spalti dello “Juventus Stadium” durante un’importantissima recente partita del campionato di Serie A)?

«Diciamo che, in attesa di qualche “benefattore” appassionato di dolci come me, per adesso mi sto autofinanziando».

– Quali sono i tuoi ricordi più belli di tale particolare esperienza in questa fase iniziale?

«Sicuramente i premi che ho dato a donne di fuori paese (ossia di Giardini Naxos, Taormina, Letojanni, Calatabiano, ecc.) venute appositamente a cercarmi per sottoporsi alla gara. Anch’io dunque, nel mio piccolo, con questa iniziativa contribuisco a rendere “famosa” Francavilla di Sicilia».

– E qual è stato l’episodio più curioso in cui ti sei imbattuto?  

«Quando una signora mi ha presentato una torta dall’aspetto stupendo, ma con un ingrediente “da incubo”: lo zucchero dietetico!… Naturalmente mi sono rifiutato di assaggiarla, con conseguente… sonora bocciatura».

– Viceversa, dovendo proclamare un vincitore assoluto, a chi assegneresti il principale grembiule di questi primi mesi di “Pausa”?

«Sicuramente alla signora Giusy Ricciardo, di Francavilla di Sicilia, ed alla sua stupenda crostata alla marmellata».

– I tuoi familiari sono contenti della tua “Pausa”?

«Devo dire che ne sono orgogliosi sia mia moglie Giovanna che i miei figli Antonino e Gaetano. E di quest’ultimo sono particolarmente orgoglioso anch’io in quanto milita nella gloriosa banda musicale “Vincenzo Bellini” di Francavilla. Comunque, dopo questa lunga intervista, anche tu ti meriti una… Pausa. Ah… Ecco! Stanno proprio suonando alla porta: è una signora che vuole esaminato il suo “tiramisu”. Non c’è miglior occasione per fare Pausa insieme a me…».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: Angelo Zagari con il grembiule di “Pausa” e durante una “seduta” (alla sua destra la signora Giusy Ricciardo, rivelatasi sino ad oggi la miglior concorrente)