Casello di Mascali, ecco la verità!

Nei giorni scorsi alcuni media informavano che il tanto agognato “Casello di Mascali” ha perso il finanziamento di 18 milioni di euro per cui l’opera non può essere realizzata. Da anni sentiamo parlare di quest’opera finanziata almeno 2 volte… Ricorderemo i manifesti di ringraziamento della scorsa amministrazione mascalese (sigh!) al politico di turno (o per meglio dire al senatore di sempre) per l’impegno profuso per l’ottenimento del finanziamento. Annunci e trionfalismi che hanno illuso non solo i cittadini mascalesi ma quelli dell’intero Hinterland che vedevano in quest’opera la soluzione a diversi problemi di viabilità che attanagliano il nostro territorio. La notizia non fa piacere a nessuno, va detto subito. Ma, osiamo dire, era scontata. Sarebbe stato più corretto informare i cittadini che nessun appalto poteva essere indetto, dal momento che dell’opera da realizzare esisteva solamente un modestissimo piano di fattibilità. Infatti, per poter immaginare un percorso che si concludesse con la realizzazione dell’opera, erano necessari e non presenti: il progetto esecutivo, i pareri di impatto ambientale e relativi saggi geologici. Tempo occorrente per eseguire questi lavori: 5/6 anni. Ma chi avrebbe dovuto governare questi processi? Chi avrebbe dovuto dettare i tempi affinché quanto richiesto fosse redatto per tempo? La politica, quella seria, quella che da troppi anni è assente, sostituita da azzeccagarbugli che, al di là di annunci e barzellette varie, immaginavano, forse, che le opere si realizzassero motu proprio. Questa è la semplice spiegazione del perché l’opera non è riuscita a decollare ed i fondi, giustamente, hanno preso altra strada. Ora, l’attenzione si sposta sul Consorzio di Depurazione. Non vorremmo che anche in questo caso i finanziamenti…