Posteggiatori abusivi nel mirino della Polizia

Tra le piccole prepotenze che i cittadini catanesi quotidianamente subiscono, quelle dei posteggiatori abusivi sono le più frequenti e, molte volte, le più tollerate. Chi, infatti,non ha mai sperimentato la difficile avventura di cercare un posteggio in centro città? E chi, trovandolo, non ha mai affidato la propria auto a uno di questi “signori” che garantiscono la sicurezza del posteggio, magari in zone veramente “impossibili”?

Certamente, la modesta entità del pegno richiesto non impensierisce la maggior parte degli automobilisti e l’unico strumento di legge per contrastare tale diffusissimo fenomeno, una sanzione pecuniaria, non risulta idoneo a scoraggiare chi quotidianamente ottiene guadagni, peraltro ragguardevoli, sfruttando il disagio degli utenti della strada.

Ma, cosa succede se l’esercizio del diritto di posteggiare liberamente e gratuitamente diventa ostaggio di pretese e di arrogante e violenta prepotenza?

È quello che ha sperimentato lo scorso sabato sera il marocchino EL BADIHI TAOUFIQ cl. 67 il quale, avendo minacciato pesantemente un automobilista che non voleva subire il suo balzello, si è visto bloccare e ammanettare dagli uomini dell’UPGSP i quali, immediatamente intervenuti grazie alla segnalazione giunta al 113, lo hanno successivamente condotto in carcere per tentata estorsione.

La criminalità e la delinquenza non sempre hanno le sembianze alle quali siamo abituati: molte volte, l’ingiustizia e la prevaricazione si celano dietro atteggiamenti che, purtroppo, molti danno ormai per scontati. Ma con un semplice atto di denuncia, una telefonata al 113, è possibile riaffermare quei principi di legalità e giustizia che gli uomini della Questura di Catania difendono quotidianamente, con l’unico obiettivo di rendere più vivibile la nostra città e garantire la libertà ai cittadini, anche quella di posteggiare la propria auto.