Scadono oggi i termini per la trasmissione al Ministero dell’Interno dell’ipotesi di bilancio riequilibrato che l’amministrazione, dopo il voto del Consiglio avrebbe dovuto presentare, perentoriamente, entro 3 mesi dall’emanazione del decreto di nomina dell’Organo straordinario di liquidazione.

La sanzione prevista dalla legge per il mancato rispetto del termine assegnato è lo scioglimento del Consiglio comunale. Sul delicato tema la III Commissione Bilancio si è riunita con urgenza, limitandosi ad inviare con una striminzita nota all’amministrazione, perchè provvedesse nel più breve tempo possibile. I consiglieri con atteggiamento oltremodo caustico minimizzano la vicenda sicuri di non correre alcun pericolo.

L’ex presidente del consiglio Raffaele Musumeci deciso a sovvertire il quadro politico amministrativo è come un treno merci senza fermate che corre spedito verso la propria destinazione finale. Musumeci, che ha sollevato per primo il caso della mancata presentazione dell’ipotesi di bilancio riequilibrato, ieri con una nota ha informato il ministero dell’Interno e l’assessorato regionale alle Autonomie locali dell’avvenuta scadenza dei termini perentori di tre mesi, pena lo scioglimento del Consiglio, chiedendo il rispetto della legge.

In municipio nel silenzio assordante del sindaco impegnato nello scintillante Natale giarrese prevale quella solita linea attendista anche dopo l’inattesa nota dei nuovi revisori dei conti che hanno smentito di avere mai espresso un parere favorevole sul piano di riequilibrio riformulato, avendo espresso solo una “condivisione del favor che il legislatore esprime nei confronti della procedura di pre-dissesto rispetto alla procedura di dissesto”.

Il Collegio di revisori, al termine di una seduta, ha nel frattempo richiesto una serie di documenti, tra cui il regolamento delle spese economali, la convenzione di cassa, ritenendo improcrastinabile l’acquisizione della delibera di approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato.