I.R.C.A.: fermo al palo il regolamento del nuovo ente regionale nato dalla fusione di Ircac e Crias -
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I.R.C.A.: fermo al palo il regolamento del nuovo ente regionale nato dalla fusione di Ircac e Crias

I.R.C.A.: fermo al palo il regolamento del nuovo ente regionale nato dalla fusione di Ircac e Crias

Con un ritardo di quasi due mesi il Governo regionale ha presentato ad inizio del mese di dicembre il regolamento, previsto dalla legge n. 10 del 10 luglio scorso, del nuovo ente regionale, l’Istituto Regionale per il Credito Agevolato (I.R.C.A.), con sede a Palermo frutto della fusione dell’I.R.C.A.C. che attualmente finanzia il comparto delle cooperative, e della C.R.I.A.S. che invece finanzia il settore artigiano.

Ma la risposta attesa entro i successivi tre giorni ha trovato un fronte compatto sia in campo cooperativo che in quello artigiano nel respingere quasi  in “toto” la proposta.

Il testo del comunicato a firma congiunta del mondo cooperativo Confcooperative e di Legaccop da una parte, e di quello artigiano composto da  Casa, Claai, Confartigianato e CNA dall’altra, è molto chiaro: “Spiace dover constatare che lo schema di regolamento IRCA approvato dalla Giunta di Governo non ha qui recepito la gran parte delle proposte avanzate dal movimento artigiano e da quello cooperativo in merito al modello di funzionamento del nuovo istituto che dovrà nascere dal processo di aggregazione tra IRCAC e CRIAS.
Questo nuovo soggetto, nato per rafforzare la capacità di risposte ad artigiani e cooperative in materia di credito agevolato, nella delicata fase di recessione economica e di stretta dei mercati, necessita infatti, per raggiungere i suoi obiettivi, di un modello di gestione funzionale e capace di intercettare le esigenze e le istanze delle imprese.

In tal senso il regolamento dovrà garantire, al di là degli aspetti squisitamente tecnici, efficienza e capacità di relazione con il sistema artigiano e cooperativo.
Attendiamo quindi che si avvii adesso il confronto, augurandoci che le scelte definitive che verranno adottate possano risultare improntate a questi obiettivi guardando anche alle esperienze positive ed ai dati che da esse emergono.

Per conto nostro ci confronteremo con spirito costruttivo con il Governo e le Commissioni Parlamentari, come prevede la stessa legge istitutiva dell’IRCA, augurandoci che in tempi brevi possa elaborarsi il testo definitivo per dare risposta alle esigenze delle imprese artigiane e cooperative siciliane”.

Il Regolamento presentato, infatti, dell’I.R.C.A. risulta composto da 16 articoli, con il Consiglio di Amministrazione che, per gli effetti della “spending review”, sarà composto da soli tre membri tutti scelti dalla politica con decreto del presidente dal presidente della Regione su proposta dell’Assessore regionale alle attività produttive ed approvato dalla Giunta di Governo regionale; nello statuto del nuovo Ente, che dovrebbe essere approvato entro 15 giorni dall’insediamento del consiglio, l’articolo 7 indica semplicemente l’istituzione di due comitati, uno per il credito artigiano, l’altro per il credito cooperativo “con funzioni consultive e di vigilanza e senza oneri a carico dell’Ente”.

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