Il divieto di accesso – istituito nelle scorse settimane con ordinanza della polizia locale nel tentativo di arginare il fenomeno delle discariche sul prolungamento di via San Matteo a Trepunti, all’ingresso sud della città  – non ha sortito alcun effetto, salvo fare aumentare a dismisura i rifiuti abbandonati da ignoti dinanzi al parco regionale incompiuto. 

Le auto continuano imperturbabili a transitare nel tratto di strada interdetto e il pattume che si è accumulato sul ciglio della strada rappresenta un grave danno all’ecosistema: materiali nocivi come pneumatici, olii esausti, cascasse d’auto e persino una piccola tanica di benzina. Ma anche elettrodomestici in disuso.

Rifiuti in grande quantità anche all’interno del parco dismesso, sommersi dalla folta vegetazione incolta. Come detto, l’unico potenziale deterrente, la chiusura della strada, non risolve per nulla l’annosa problematica, in una zona dove persino le telecamere sono state oggetto di manomissioni, mentre il divieto d’accesso, a giudicare dal numero delle auto che transitano in questo tratto di strada, è totalmente ignorato.

Il Comune ha operato diverse bonifiche con dispendio di denaro pubblico a causa di veri e propri attentatori dell’ambiente che continuano, indisturbati, ad attaccare il decoro della città lasciando segni indelebili. Ovunque.