Giarre, consiglieri ad un bivio: votare il Consuntivo 2016 rischiando grosso o andare a casa sfiduciando il sindaco? -
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Giarre, consiglieri ad un bivio: votare il Consuntivo 2016 rischiando grosso o andare a casa sfiduciando il sindaco?

Giarre, consiglieri ad un bivio: votare il Consuntivo 2016 rischiando grosso o andare a casa sfiduciando il sindaco?

Scongiurare l’intervento sostitutivo del commissario ad acta che potrebbe decretare lo scioglimento del Consiglio comunale. La diffida del funzionario regionale che si è insediato nei mesi scorsi non lascia spazio alle interpretazioni: il Consiglio comunale è stato intimato ad approvare il Rendiconto dell’esercizio finanziario 2016 e il commissario ha assegnato un termine di 30 giorni dalla data della prima adunanza utile. Ieri mattina,  al termine della conferenza dei capigruppo consiliari, è stato deciso di fissare al 22 novembre prossimo la seduta urgente del Consiglio che inizierà ad occuparsi del Consuntivo 2016. Da quell’assise scattano i 30 giorni: pertanto nella seduta ultima del 22 dicembre, quasi alla vigilia di Natale, il Consuntivo dovrà essere votato. Ma non è per nulla una passeggiata. In molti, infatti, non nascondono la preoccupazione di votare in aula un atto contabile pericoloso, che è stato vivisezionato dalla Corte dei conti che ha poi decretato il dissesto dell’Ente. Quello stesso Consuntivo per il quale, dopo lunghi mesi – tra delibere di giunta annullate e correttivi – è pervenuta nei giorni la relazione del Collegio dei revisori uscente e che, a detta di numerosi consiglieri comunali, dopo una attenta lettura non è particolarmente limpida, mettendo non pochi paletti. Non votare l’atto contabile significherebbe concludere la Consiliatura e comunque chi è intenzionato a votare quel documento contabile, prima di farlo, chiederà precise garanzie.

Un eventuale passo falso potrebbe, infatti, costare caro. Molto caro.  Ed è pertanto opportuno sgomberare il campo da ogni nefasta ipotesi prima di azzardare mosse. Nella piena consapevolezza che gli amministratori che la Corte dei Conti riconosce  responsabili, anche in primo grado, di danni cagionati con dolo o colpa grave, nei cinque anni precedenti il verificarsi del dissesto finanziario, non possono ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati, ove la Corte, valutate le circostanze e le cause che hanno determinato il dissesto, accerti che questo è diretta conseguenza delle azioni od omissioni per le quali l’amministratore è stato riconosciuto responsabile.

C’è dunque un mese di tempo per valutare ogni possibile azione. E in questo quadro, nel caso in cui si dovesse decidere di non votare il Consuntivo 2016, i consiglieri della nuova maggioranza hanno l’occasione per ritrovare l’unità, scegliendo di sfiduciare il sindaco mediante mozione (bastano 11 voti). Per ora le ipotesi si accavallano e, in seno alla maggioranza, è opportuno ritrovare serenità.  Anche nei rapporti interpersonali. Un fatto sembra certo: taluni consiglieri che ancora oggi si dichiarano all’opposizione dell’amministrazione e che nell’ultimo periodo si erano mostrati meno ostili, adesso, dopo le cocenti delusioni derivanti dall’esclusione di alcuni progetti relativi ai cantieri lavoro della Regione e che erano stati opportunamente caldeggiati, usciti dalla temporanea catalessi, potrebbero tornare all’attacco, con quella veemenza che li caratterizzava.

Nel frattempo sempre ieri è stato annunciato l’arrivo del commissario anche per il Consuntivo 2017 che – è ancora nella mente di Dio – poichè deve ancora essere approvato in Giunta e che soprattutto necessita del parere dei nuovi revisori. Già, quelli nominati nei giorni scorsi mediante sorteggio e che hanno la necessità di studiare a fondo il caso Giarre. Nessun problema. C’è ancora tempo in abbondanza prima del totale sfacelo!

 

Mario Previtera

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