Giarre, il silenzio del sindaco su presunti errori sul calcolo dei rimborsi ai consiglieri. Sullo sfondo un clima "torbido" -
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Giarre, il silenzio del sindaco su presunti errori sul calcolo dei rimborsi ai consiglieri. Sullo sfondo un clima “torbido”

Giarre, il silenzio del sindaco su presunti errori sul calcolo dei rimborsi ai consiglieri. Sullo sfondo un clima “torbido”

E’ trascorso quasi un mese e l’apparente silenzio sembra prevalere su tutto. Un cittadino giarrese ben informato sulle dinamiche politico amministrative nelle scorse settimane ha protocollato una nota indirizzata al sindaco Angelo D’Anna nella quale si ipotizzano presunti errori di calcolo dei rimborsi ai consiglieri comunali, dal 2008 al 2018.

A firmare il documento un anonimo cittadino giarrese, Sebastiano Finocchiaro che muove una serie accuse. A cominciare dal ruolo degli uffici dell’Area I Servizi Civili che, “ripetutamente, avrebbero commesso una serie di refusi contabili erogando somme superiori rispetto a quanto parametrato per legge. Verificando una serie di determine di liquidazione che riguardano alcuni consiglieri comunali durante la consiliatura 2008-2013 si evince che taluni hanno superato ampiamente il tetto di rimborso consentito per legge e che stranamente l’ufficio non ne ha tenuto conto e pertanto si prefigurano condizioni di errori continuati, appropriazione indebita e danno erariale a carico del Comune di Giarre”.

Da qui l’invito perentorio al sindaco a provvedere al recupero delle somme erroneamente liquidate dall’ufficio. Quello dei rimborsi è un tema particolarmente caldo al Comune di Giarre. L’ex consigliere comunale Raffaele Musumeci è attualmente imputato per una presunta truffa all’ente comunale nell’ambito della vicenda relativa all’indebito percepimento, durante il quinquennio 2008-2013, delle indennità dovute agli amministratori comunali, quando egli era presidente del consiglio comunale.

Denaro – circa 45 mila euro – che Musumeci ha restituito all’Ente comunale, mediante bonifico. Tornando alla lettera, dicevamo, silenzio assoluto. Tuttavia, si apprende, invece, che la vicenda ha suscitato reazioni durissime innescando un clima torbido. Vi sarebbero state anche parecchie telefonate con inviti perentori di non sollevare un pericoloso polverone rivolti a persone individuate come presunti co-partecipanti di una trama politica. Ora, al netto delle tensioni, delle velate minacce, la città si interroga sulla veridicità di quella lettera.

Sono o non sono stati commessi errori contabili? E’ vero o no che taluni consiglieri devono restituire all’Ente somme financo superiori ai 40 mila euro?  Prima di capire chi e perche ha indirizzato la missiva al sindaco, qualcuno, a cominciare dal sindaco può darci conto di questa vicenda? C’è qualche consigliere coraggioso intenzionato a portare in aula questa lettera e chiedere lumi, ufficialmente? O forse è meglio coprire tutto facendo passare questa vicenda nel dimenticatoio? Attendiamo con pazienza che qualcuno batta un colpo.

Mario Previtera

 

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