Giarre, allarme igienico sanitario per i liquami nel torrente Jungo. Esasperati i residenti -
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Giarre, allarme igienico sanitario per i liquami nel torrente Jungo. Esasperati i residenti

Giarre, allarme igienico sanitario per i liquami nel torrente Jungo. Esasperati i residenti

L’agglomerato urbano nel quale ricadono via Trieste e il corso Europa risulta essere uno tra quelli maggiormente esposti ai  fenomeni derivanti dal dissesto idrogeologico. Lo conferma un rapporto geologico redatto dall’area tecnica del Comune che assegna a questa zona della città il rischio idraulico “R2”, ovvero quello intermedio, nella scala valoriale, a causa della presenza del torrente Jungo potenzialmente soggetto ad esondazioni in occasione di eventi meteo estremi.

Il corso d’acqua, nonostante un recente intervento di bonifica, risulta ostruito da sterpaglie, canneti, rifiuti e detriti di varia tipologia che provocano pericolose disfunzioni idrauliche. A questo si aggiunge,nell’ultimo periodo, anche uno sversamento di liquami fognari che scorrono nel letto del piccolo torrente raggiungendo direttamente il mare senza alcun processo di depurazione. L’odore nauseabondo del ricagnolo fognario provoca poi pesanti disagi ai residenti della zona, nella quale ricadono, oltre a numerosi insediamenti abitativi, attività commerciai,anche il liceo scientifico Leonardo. I liquami sono ben visibili dal sottoponte di via Trieste, all’ingresso dello sterminato quartiere popolare Jungo.  La pericolosità delle emanazioni provenienti dalle condotta fognarietanto nauseabonde quanto nocive per la salute, è stata segnalata al Comune. Personale dell’Ufficio tecnico, nei giorni scorsi, si apprende al Comune, ha effettuato un sopralluogo accertando l’origine dell’attuale criticità.

Lo sversamento di liquami sarebbe provocato da una strozzatura della tubazione fognaria e l’effetto troppo pieno della condotta alimenta il fenomeno. Occorre, pertanto eseguire un mirato intervento per sturare il tratto di condotta. Dall’Ufficio tecnico fanno sapere che si sta valutando se eseguire l’intervento con proprio personale o se invece si rende necessario affidare l’incarico ad una ditta esterna.  A questo punto non è ancora chiara la tempistica dei lavori e i residenti esasperati ribadiscono la necessità di accelerare e mettere fine al pesante disagio. 

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