Quando Giarre sposa l'amore e le storie dei viaggiatori e delle viaggiatrici -
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Quando Giarre sposa l’amore e le storie dei viaggiatori e delle viaggiatrici

Quando Giarre sposa l’amore e le storie dei viaggiatori e delle viaggiatrici

C’è una storia poco nota perché poco raccontata ed è quella delle donne; una mancanza che, ogni anno, la kermesse “Quando Giarre sposa l’amore” contribuisce a colmare con un momento culturale. L’annuale conferenza che si tiene nel salone degli specchi del municipio era intitolata “Viaggiatrici e viaggiatori stranieri: Sicilia chiave di tutto”. «La Sicilia – spiega la prof.ssa Marinella Fiume – è stata meta di grandi viaggiatori, ma poco si sa delle viaggiatrici e che non sono state né meno numerose, né meno importanti sotto il profilo, culturale dei viaggiatori maschi.

Dietro le orme di Goethe si spinsero in Sicilia viaggiatori incredibili, vennero anche a Giarre, di sicuro sull’Etna. Una per tutte, Jeannette Villepreux Power, inglese, nell’800 venne per un viaggio e si fermò a Messina. Fece la guida turistica della Sicilia più importante d’Europa. Era una grande naturalista, inventò l’acquario; era pure astronoma e alcuni vulcani di venere sono a lei intitolati».

L’aspetto del viaggio è stato approfondito sotto varie sfaccettature. Francesca Gringeri Pantano ha parlato del Museo viaggio e dei viaggiatori di Palazzolo Acreide. La prof.ssa Anna Castiglione Garozzo dei viaggiatori nella letteratura: «Tra i viaggiatori giunti a Giarre – dice – il barone Von Stoilberg, danese. Percosse tutta l’Italia, pernottò pure in una locanda a Giarre. Scrisse delle descrizioni ammirate dell’Etna. Tutti i viaggiatori volevano salire sul vulcano al centro di miti e leggende».

Tra i relatori, Fulvia Toscano è l’ideatrice di Nostos, festival del viaggio e dei viaggiatori. «Nostos – dice – nasce dalla volontà di riportare l’attenzione sul ruolo non del turista ma del viaggiatore, ricostruire il suo immaginario. Il turista, quello a cui noi oggi siamo abituati, è un consumatore, ha un rapporto spazio-temporale piuttosto stringente e spesso anche qualitativamente scarso. Il viaggiatore è invece colui che, invece, si concede una lentezza che, in qualche modo annulla il rapporto spazio-tempo perché consente di soffermarsi su delle cose».

L’incontro, coordinato da Stefano Mongioj, è stato arricchito dalle musiche di Piero Romano.

Il patron Alfio Polisano ha sottolineato l’importanza per i privati di una proficua collaborazione con le amministrazioni comunali: «Non per forza dalle amministrazioni si deve ricevere aiuto economico – dice – è più importante la condivisione delle idee, della visione della città, aspetti che hanno un valore diverso da quello economico. Le amministrazioni in questo momento storico non possono sostenere economicamente più di tanto, ma ho apprezzato l’aiuto non economico che ho ricevuto, anche la collaborazione di funzionari del Comune che sono andati oltre l’orario di lavoro. Quando privato e pubblico collaborano nascono cose più belle».

L’appuntamento adesso è per domenica alle 20,30 in piazza Carmine con Salvo La Rosa, Flaminia Belfiore, “I soldi spicci” e tanti altri ospiti.

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