Ci sono le ferie. Il personale è carente e ci sono pure i pensionamenti. Così seraficamente l’assessore ai Servizi cimiteriali Franco Di Rao, giustifica la chiusura del cimitero di San Giovanni Montebello tutte le domeniche e lunedì, fino alla fine di ottobre. Del resto il cartello posto all’ingresso del cimitero comunale di via Roma nella frazione giarrese di San Giovanni Montebello non lascia dubbi. Insomma siamo allennesima perla inanellata dall’imperturbabile e sonnolente amministrazione D’Anna.

E mentre il sindaco trasmette le sue dirette social da Miscarello e piazza Macherione, nella popolosa frazione collinare giarrese monta come la panna la protesta tra i parenti dei defunti sepolti nel piccolo cimitero, molti dei quali residenti in altre città, in altre regioni e all’estero e che in questo periodo feriale dell’anno rientrano nel loro paese d’origine.

La direttiva dell’assessorato ai Servizi cimiteriali del Comune a molti è suonata come l’ennesima beffa. Ma anche una mancanza di delicatezza verso gli stessi defunti.  Ad esprimere indignazione e preoccupazione per quanto sta accadendo, la consigliera comunale di San Giovanni Montebello, Antonella Santonoceto: “Apprendo con grande disappunto dai miei concittadini dei nuovi orari di apertura del nostro cimitero, senza dubbio si tratta di una scelta inopportuna. Gli abitanti di San Giovanni Montebello sono stati privati di un loro sacrosanto diritto: nel “ruolo“ che i miei concittadini mi hanno assegnato, mi batterò con tutti gli strumenti in mio possesso affinché questa ingiustizia venga sanata al più presto visto che le mie interrogazioni consiliari e le innumerevoli segnalazioni a chi può e deve intervenire sono rimaste inascoltate”.