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Biologico, Sicilia top in Italia per superfici coltivate

Biologico, Sicilia top in Italia per superfici coltivate

In Italia è boom per i consumi di prodotti agroalimentari biologici, e la Sicilia gioca un ruolo importante in questo fenomeno: la nostra regione è infatti in testa alla classifica nazionale di superfici coltivate certificate e di aziende che possono fregiarsi della certificazione.

Doppio primato in Sicilia. A evidenziare il doppio primato ascrivibile alla nostra regione sono due diverse fonti: da un lato, è il sistema Accredia a certificare le richieste di certificazioni dirette verso imprese dell’Isola, mentre dall’altro è Coldiretti ad aver fornito le stime sulle coltivazioni biologiche in Sicilia. In particolare, uno studio presentato dal presidente e dal segretario di Coldiretti, Gesmundo e Moncalvo, incorona la Sicilia con 363.639 ettari bio, l’estensione territoriale più ampia d’Italia, davanti alla Puglia con 255.831 ettari e la Calabria con 204.428 ettari.

Le superfici bio in regione. In totale, le produzioni nazionali bio sono accolte su quasi 2 milioni di ettari, in forte aumento negli ultimi anni; in particolare, gli incrementi maggiori riguardano alcune colture specifiche come ortaggi (più 48,9 per cento), cereali (più 32,6 per cento), ma anche vite e olivo (circa 27 per cento a testa), effetto diretto della crescita della domanda e della richiesta da parte dei consumatori italiani.

Agli italiani piace la spesa biologica. È ancora la Coldiretti a informare che soltanto nel primo quadrimestre del 2018 i prodotti alimentari biologici hanno conosciuto un aumento del 10,5 per cento di vendite, mantenendo ininterrotto un trend positivo che dura ormai da un decennio. Nello specifico, l’indagine realizzata da Ixe’ ha spiegato che nell’ultimo anno sei italiani su dieci hanno messo nel carrello della spesa prodotti bio, con una top ten composta da uova, i panetti croccanti, le confetture di frutta, i sostituti del latte, l’olio extravergine, il latte fresco, la pasta di semola integrale, farro e kamut, la frutta secca senza guscio, lo yogurt intero e i biscotti.

Quasi 10 mila imprese siciliane certificate. Come detto, la Sicilia sta svolgendo un ruolo di primo piano in Italia su questo versante grazie anche al dinamismo delle imprese regionali, che hanno ottenuto quasi 10 mila certificazioni bio, il dato più alto di tutto lo Stivale. Al secondo posto tra le regioni, molto distanziata, c’è la Calabria con 7.978 aziende, mentre il podio è completato dalla Puglia che è terza con 6.873. È interessante però sottolineare come le imprese bio siciliane siano piuttosto diffuse sul territorio isolano, come si scopre guardando i dati provinciali.

Sicilia al top per Accredia. In questo caso, infatti, la prima provincia è Bari che da sola concentra 2.764 aziende certificate biologiche, mentre Palermo è capoluogo regionale anche in questo caso, con 1.609 aziende che però sono soltanto il sesto numero più alto in Italia. In generale, in Italia si contano circa 60 mila aziende italiane con certificazione “Bio” accreditate dal sistema di certificazione nazionale di Accredia.

Un’opportunità di sviluppo. Il Sud è protagonista di questo fenomeno, perché più della metà delle imprese italiane bio sono localizzate in regioni meridionali (per la precisione il 56 per cento), e sono quasi più del doppio di quelle con sede al Nord e circa quasi tre volte quelle del Centro Italia. La nostra Sicilia da sola concentra quasi il 16 per cento delle aziende nazionali, un dato che deve convincere di come il biologico sia opportunità di rilancio per molte aziende del nostro agro-alimentare.

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