Giarre, effetti del dissesto: cantieri e lavori programmati rischiano la deriva -
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Giarre, effetti del dissesto: cantieri e lavori programmati rischiano la deriva

Giarre, effetti del dissesto: cantieri e lavori programmati rischiano la deriva

Rischiano la deriva alcune importanti opere per effetto indiretto della dichiarazione del dissesto. Strutture pubbliche come il teatro incompiuto che, dopo oltre 60 anni di stanziamenti, perizie e innumerevoli sospensioni, sembra destinato a rimanere il simbolo di un fallimento morale, organizzativo e amministrativo.

I cantieri del teatro, quelli finanziati con il contratto di quartiere, nell’estate del 2015 si sono interrotti senza preavviso dall’impresa che si è aggiudicato l’appalto. Non hanno sortito gli effetti sperati in questi due anni di amministrazione D’Anna i confronti con l’impresa, mentre l’Ufficio tecnico, in due distinte occasioni, ha formalizzato la proposta di rescissione del contratto. L’esecutivo ha preferito evitare la strada del contenzioso, tentando percorsi alternativi.

Non meno incoraggiante, poi, il futuro del centro sociale di via Alfieri: da tre anni attende di essere consegnato al quartiere popolare di via Carducci. Lo scorso dicembre l’infrastruttura, in assenza di vigilanza, è stata pesantemente danneggiata da un incendio doloso. Nelle scorse settimane è stata prenotata la spesa di 3500 euro per finanziare i lavori di messa in sicurezza, ma quanto alla gestione, come ammette lo stesso assessore alle Politiche Sociali, Enza Rosano, appare difficile investire delle somme per affidare poi il centro civico ad una associazione a beneficio del quartiere popolare.

Burocrazia, rimpalli, furti e reiterati atti vandalici, fanno invece da sfondo al micro asilo di via Russo a Macchia. Anche in questo caso, il dissesto, potrebbe rivelarsi fatale per il futuro di questa importante struttura comunale e che, purtroppo, da tre anni rimane in attesa di un bando per la sua gestione operativa. E tra una incursione e l’altra si continuano a rimpallare le responsabilità tra Area tecnica e Servizi sociali.

Anche in questo caso, l’assessore Rosano non nasconde la propria amarezza: “Tutta la fase preparativa del bando è stata superata già da circa un anno, tuttavia, incredibilmente assistiamo a questo continuo rimbalzo di documenti e competenze tra varie aree dell’ente. Con il segretario generale intendo mettere fine a questa situazione, con un atto di forza. A breve sarà predisposta una precisa ordinanza.

Infine, rischia di tramutarsi in una beffa l’intervento di ripristino e messa in sicurezza di una voragine, in via Ariosto a Santa Maria la Strada.  Occorrerà bypassare i limiti imposti dal dissesto, per reperire, dopo tre anni di lungaggini e accorate promesse, le somme necessarie per riaprire al traffico la strada comunale, eliminando i disagi dei residenti.

Mario Previtera

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