Giarre, il sindaco D’Anna sotto assedio. Scaricato anche dai fedelissimi -
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Giarre, il sindaco D’Anna sotto assedio. Scaricato anche dai fedelissimi

Giarre, il sindaco D’Anna sotto assedio. Scaricato anche dai fedelissimi

Una città ostaggio di una amministrazione inadeguata. Con un sindaco accerchiato, finito nel mirino della Corte dei Conti – Regionale e Sezioni riunite. Che tenta di scrollarsi di dosso responsabilità, chiamando in causa altre amministrazioni. Un sindaco letteralmente circondato: da Teresa Sodano che ha apertamente anticipato l’intenzione di ricorrere alla carta bollata. D’ora in avanti, ad ogni battuta di D’Anna, non replicherà con le parole bensì, rivolgendosi all’autorita’ giudiziaria, tenterà di trascinarlo in tribunale.
Sotto assedio anche sul fronte politico istituzionale. Il sindaco di Mascali Luigi Messina ha già incaricato un legale di fiducia per impugnare al Tar la nomina del cda del depuratore consortile contestando presunte irregolarità nel conferimento degli incarichi, oltretutto decisi d’imperio dal sindaco D’Anna. E non è finita. Contro D’Anna ci sono gli agguerriti Piero Mangano e Raffaele Musumeci che non attenderanno le motivazioni della Corte dei conti per mettere in atto una prova generale di sfiducia. All’attacco del sindaco in carica mezzo consiglio comunale e più di tutti Giusi Savoca disposta a mettere in rilievo le innumerevoli incongruenze dell’esecutivo comunale.
Contro D’Anna, neanche a dirlo, persino la cugina Sara Giuffrida, ovvero l’itercooler di Città Viva che non solo ha creato il movimento ma di fatto è stata colei che ha dato voce e anima al sindaco che ha vinto le elezioni impersonando il cambiamento, salvo poi rivelarsi un bluff. Inadeguato nelle proprie funzioni – cosi lo ha definito la cugina – che si è fidato e continua a fidarsi delle persone sbagliate. Addosso al sindaco tutte quelle forze che si riconoscono nel centro destra e che, da qui a poco, torneranno in campo nel tentativo di mettere fine a quella che hanno definito una tragedia.
Contro D’Anna, anche il presidente della Confcommercio, Attilio Lo Po’ che non ha nascosto la sua profonda delusione per le promesse accorate e non mantenute. Confcommercio si è già sfilata dall’organizzazione di eventi che in qualche modo possono anche alla lontana coinvolgere l’amministrazione. Insomma. Mai più insieme. Contro il sindaco qualche prelato e financo il mite presidente dell’Ula Claai Diego Bonaccorso, stanco anche lui del muro di gomma contro il quale ormai da lungo tempo continua a rimbalzare. A gamba tesa sul sindaco indirettamente anche la dirigente dell’Area tecnica Pina Leonardi che ha presentato ricorso al Tar contestando la pianta organica varata di recente dall’amministrazione. Contro il sindaco gran parte della città, fortemente delusa dall’inettitudine di un governo cittadino incapace di assolvere ai propri doveri. E ancora contro il sindaco le cooperative che non vedono stipendi da due anni, gli operatori ecologici della Dusty per via degli stipendi erogati a singhiozzo. Contro il sindaco la Polizia comunale che solo dopo avere minacciato scioperi e sospensione dei servizi d’istituto ha ottenuto – per ora – la sospensione del rimborso delle indennità non dovute nell’anno 2013 a causa del mancato rispetto del patto di stabilità. Contro e solo contro. In questa città non più Viva, ma semplicemente irriconoscibile.

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