Il Comune di Giarre verso il dissesto. Come nel Titanic il sindaco tra gli orchestrali -
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Il Comune di Giarre verso il dissesto. Come nel Titanic il sindaco tra gli orchestrali

Il Comune di Giarre verso il dissesto. Come nel Titanic il sindaco tra gli orchestrali

Scongiurare lo scioglimento del Consiglio predisponendo un exit strategy evitando di portarsi sulle spalle, per l’intera consiliatura la “croce” del dissesto. In cerca di nuove verginità maggioranza e opposizione puntano diritti ad un azzeramento. Già ma come?

Sotto traccia in molti lavorano alla sfiducia del sindaco, interrogandosi anche sul futuro. Già perché già da mesi si vocifera il nome di un nuovo Salvatore della Patria. Pronto ad immolarsi. A sacrificarsi.

Il suo nome è Francesco Longo, l’attuale presidente del Consiglio che avrebbe velleità ben precise, tuttavia consapevole della necessità di trovare consenso. E a giudicare dai mugugni non sembra essere una partita facile.

Piero Mangano, ad esempio vuole vederci chiaro prima di lanciarsi in nuove avventure elettorali scottato com’è dalle recenti vicende politiche. Prima con la Sodano, poi Bonaccorsi, fino alla sua pesante estromissione durante la sindacatura D’Anna.

Insomma il ragionamento è particolarmente complesso è non è esclusa la possibilità di individuare un Salvatore alternativo, invero già ‘localizzato’ ma che, si apprende, in questa fase non avrebbe dato la sua disponibilità. Ma in politica a Giarre nulla è perduto. Anche Bonaccorsi sulle prime manifestava qualche allergia salvo poi decidere di gettarsi a capofitto.

Un ruolo importante viene svolto anche da Raffaele Musumeci che ieri, il sindaco, seppure senza enunciare il suo nome, ha tirato in ballo circa presunte ‘ingerenze’ esterne che destabilizzano la politica amministrativa. Non sarà di certo il sindaco ad illuminarci sul fatto che l’ex presidente ha una sua partita da giocare e che forte della sua rabbia repressa vuole stendere i suoi avversari come i birilli di una partita a carambola. Musumeci sembra quasi di vederlo con la stecca in mano, pronto al tiro. Colpendo le palle del biliardo e andare in buca.

In questo quadro surreale il sindaco sembra trasecolare affermando di volere attendere le motivazioni della sentenza per poi decidere quale percorso intraprendere, come se, dinanzi alla drammatica situazione vi fossero ancora margini per evitare il default.

“Oggi il Comune di Giarre – ripete ossessivamente il primo cittadino – continua regolarmente a lavorare e programmare le proprie attività, accelerando, anzi, l’iter di adozione degli ultimi provvedimenti di gestione finanziaria”. Nel frattempo sotto il profilo procedurale, ove sia ritenuta sussistente l’ipotesi di dissesto (ciò nel caso in cui dovesse essere consacrata la definitività della delibera della Corte dei conti regionale) l’assessorato alle Autonomie Locali, assegna al Consiglio comunale, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine, non superiore a venti giorni, per la deliberazione del dissesto.

Decorso infruttuosamente tale termine l’organo regionale di controllo nomina un commissario ad acta per la deliberazione dello stato di dissesto. Del provvedimento sostitutivo verrà data comunicazione all’assessorato regionale che inizia la procedura per lo scioglimento del Consiglio dell’ente, ai sensi dell’articolo 141.

Mario Previtera

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