“Tutto nelle notti giarresi”: è scontro tra l'assessore Lionti ed il presidente della Pro Loco Zappalà -
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“Tutto nelle notti giarresi”: è scontro tra l’assessore Lionti ed il presidente della Pro Loco Zappalà

“Tutto nelle notti giarresi”: è scontro tra l’assessore Lionti ed il presidente della Pro Loco Zappalà

Divampa la polemica a distanza tra l’assessore allo spettacolo del Comune di Giarre, Patrizia Lionti, ed il presidente della Pro loco di Giarre, Salvo Zappalà, in merito ad alcuni aspetti organizzativi della manifestazione “Tutto nelle notti giarresi” conclusasi domenica sera. Di seguito riportiamo il “botta e risposta” dei due protagonisti.

L’intervento dell’assessore Lionti

“Con la presente, l’Assessorato allo Sport, Turismo, Spettacolo e Cultura intende rappresentare alla cittadinanza dei doverosi chiarimenti in ordine all’evento “Tutto nelle notti giarresi” appena concluso, organizzato a Giarre dal Sig. Salvo Zappalà nei giorni 1,2,3 giugno 2018.

Duole doversi riscontrare il venir meno degli accordi assunti con questo Assessorato relativamente all’utilizzo che si sarebbe fatto delle strade e piazze giarresi concesse offrendo la gratuità del suolo pubblico.

Ed, invero, specificamente con riferimento alla Via Garibaldi, era stato concordato il posizionamento di piccoli stand di colore bianco che occupassero solo un lato della via ove si sarebbe concentrata tutta la zona dedicata alla somministrazione del cosiddetto “street food”. Trovare, invece, camion, tendoni, tavoli e sedie ad occupare tutta la strada senza alcuna cura del decoro estetico dei luoghi, nonché riscontrare la presenza di postazioni con griglie e friggitrici su Piazza Duomo, lungo il Corso Italia ed in Piazza Carmine, ha lasciato basiti.

Nessuna menzione era stata, inoltre, fatta, al momento dell’autorizzazione rivolta a questo Assessorato, circa la richiesta di usufruire della Piazza Immacolata ove sono state allocate delle giostre così come nei pressi della Scalinata dei Bersaglieri d’Italia ed in Piazza Carmine. Avuto particolare riguardo alle giostre allocate in Piazza Immacolata, il posizionamento delle stesse durante le ore del mattino di giorno 1 giugno, con l’attività scolastica in corso nell’adiacente plesso Verga ha destato, tra l’altro, la legittima preoccupazione degli insegnanti che hanno riscontrato l’interdizione di una parte considerevole dell’area antistante la suddetta piazza, con forte riduzione della zona di raccolta in caso di evacuazione.

Era, poi, stata concordata la dislocazione di due file di stand su Piazza Duomo e di postazioni lungo il Corso Italia che esponessero creazioni artigianali. Purtroppo, eccezion fatta per rari casi, anche in tal senso quanto pattuito è stato arbitrariamente sostituito con la presenza di postazioni adibite alla vendita di alimenti, postazioni gioco, esposizione di articoli e prodotti senza il rispetto di alcuna omogeneità o filo conduttore che potesse caratterizzare l’evento in maniera ordinata e pertinente ai contenuti concordati con lo scrivente Assessorato.

Infine, per la giornata del 3 giugno non erano state accordate le medesime richieste accolte per i precedenti primi due giorni, per via della concomitanza della celebrazione del Corpus Domini, ma purtroppo l’originario percorso è stato modificato per l’impossibilità di attraversare Piazza Carmine sede di eventi fino ad ieri sera.

Rammarica profondamente aver assistito a tutto quanto ivi brevemente esposto che ha nociuto al decoro cittadino oltre ad aver irrimediabilmente compromesso il giudizio positivo dell’evento che, quanto ai momenti di vero e proprio spettacolo, aveva ricevuto il plauso dell’Assessorato.

Proprio per profondo senso di rispetto nei confronti degli artisti e di tutte le figure e professionalità che con talento e competenza hanno partecipato si è ritenuto di attendere la conclusione della manifestazione per rappresentare le gravissime criticità riscontrate che, a latere, si aggiunge abbiano fatto venir meno il rapporto fiduciario tra l’Assessorato ed il Sig. Salvo Zappalà.

Allo stesso si era riconosciuta l’indiscussa capacità di vivacizzare la Città come testimonia la presenza di tanti cittadini durante l’evento e si era, in virtù di ciò, accordata una stretta collaborazione, offrendo l’occupazione del suolo pubblico a titolo gratuito, il palco modulare e 400 sedie di proprietà dell’Ente, l’allaccio alla rete elettrica, nonché le prestazioni necessarie attivate dal Comando di Polizia Locale.

L’Assessorato, riattivatosi da poco più di un mese, si è già reso operativo per imbastire ed offrire alla Città un calendario di eventi estivi che, purtroppo, deve fare i conti anche con le esigue risorse economiche dell’Ente.

In tale contesto, manifestazioni come quella appena conclusasi, rappresentano l’occasione per fare rete con le realtà che operano nel settore sul nostro territorio ed, in sinergia, amplificare l’offerta rivolta ai cittadini. Ma, in questo caso, a che prezzo?

Non è questa la Giarre che questa Amministrazione intende promuovere per rinvigorire il senso di appartenenza dei propri cittadini e per attrarre presenze dall’esterno. La logica del “purchè si faccia qualcosa” non ci appartiene e non vale il prezzo di assistere ad un centro storico ostaggio di graticole, bancarelle e giostre”.


La replica del presidente Zappalà

“Non è mai stata mia abitudine replicare a giudizi avventati e non rispondenti a verità relativamente a manifestazioni da me organizzate nella qualità non di privato cittadino, come appare dalla comunicazione resa alla stampa dall’Ass. al Turismo del Comune di Giarre Avv. Patrizia Lionti, ma, e sorvoliamo sui titoli, di Presidente dell’Ente Turistico Pro Loco di questa città.

Rilevo, mio malgrado, che l’Ass. Lionti forse è stata poco attenta nel rileggere i termini degli accordi assunti con l’Associazione che mi onoro di rappresentare.

Intanto smentisco categoricamente la mancata richiesta di poter usufruire della Piazza Immacolata per l’allocazione di giostre e attrazioni per bambini, giusta “ concessione di patrocinio gratuito per l’utilizzo di aree comunali” recante Prot. n° 21264 del 29 Maggio 2018, a firma proprio dell’Ass. Lionti.

Ritengo, poi, che mai nel suo passato Via Garibaldi sia stata resa viva e valorizzata, come in occasione dello “Street Food” di quest’anno, visto il successo dell’iniziativa sulla stessa, avvalorata da una marea di consensi piovuti da turisti e visitatori e da tantissimi nostri concittadini, anche residenti nella stessa via. Le immagini scattate sulla strada “Strada del cibo”, che presto pubblicherò sui social, dimostrano ampiamente come invece siano stati rispettati gli accordi di non invadere, o peggio occupare, per intero la strada stessa.

Aggiungo, inoltre, che mai c’era stato riferimento nei colloqui avuti con l’Ass. Lionti, relativamente al posizionamento di “ piccoli” o “grandi” stand, né tantomeno si era concordato il colore degli stessi. Invero, gli stand in questione, così come da accordi hanno veramente occupato soltanto il lato sinistro di via Garibaldi, in salita.

Rimango sbalordito e perplesso sul giudizio profondamente negativo espresso dall’Assessorato al Turismo, rappresentato nella circostanza dall’Avv. Patrizia Lionti, fresca di nomina, soprattutto quando sottolinea, con livore ingiustificato, che si è dovuto assistere (ma avrebbe fatto bene a parlare per sé)  a qualcosa di orribile, tanto da nuocere al decoro cittadino. Senza parole!

Non credo di dover controbattere ad un’espressione tanto infelice, quanto offensiva, per un giudizio che ritengo strettamente personale e meramente soggettivo.

L’Ass. Lionti dichiara nel suo comunicato alla stampa che ha voluto attendere la conclusione dell’intera manifestazione per rispetto a quegli artisti e a quelle professionalità che hanno arricchito la stessa, prima di rappresentare le “gravissime criticità riscontrate”, ma non fa alcun riferimento a quel che poteva essere e non è stato, cioè un suo autorevole intervento nel rispetto invece, dei suoi concittadini, colpiti da cotanta sconceria!

Vorrei, a questo punto, aggiungere io, invece, qualcosa circa l’organizzazione di una Kermesse che mi ha tolto energie a profusione, oltre al sonno!

É stata una grossa fatica, ripagata però da un successo senza precedenti, con artisti di grande talento, con passerelle che hanno annichilito un pubblico sempre attento e generoso nell’esprimere il proprio consenso, con la “chicca” di una spettacolare sfilata dei famosi costumi di Carnevale di Misterbianco, oltre a tantissimi altri momenti musicali, sportivi, e culturali che hanno tenuto sveglia per tre giorni la nostra Città, certamente non ostaggio di bancarelle, giostre e quant’altro, come impropriamente affermato dall’Avv. Lionti.

Mi sarei poi astenuto dal rendere noto in questo comunicato, se non fossi stato così pesantemente attaccato, che io personalmente, insieme ai miei collaboratori della Pro Loco, ci siamo fatti carico, oltre a tante altre cose, di ripulire anche, ramazze in mano, la mattina del 3 giugno, sia Piazza Duomo che Piazza Arcoleo, piene di tutto e di più, anche per la mancanza di quei cestini porta rifiuti promessi dall’Ente “Comune” prima dell’inizio della manifestazione, ma mai piazzati, dal momento che era venuto a mancare il servizio di pulizia da parte di chi di dovere. Così come non avrei voluto sottolineare di essermi fatto carico, a titolo personale, di noleggiare un camion per il trasporto del palco modulare, offerto sì dal Comune, che però non disponeva di un automezzo per poterlo fare.

Insomma credo, ed è veramente quello che penso, sia di fatto mancata la volontà da parte di tutte le Amministrazioni che si sono succedute nel tempo, compresa quella attuale, di sostenere un’Associazione che da quando si è costituita ha operato sempre nell’interesse della città e dei suoi abitanti, sfornando iniziative a go-gò per tutto l’anno e a costo zero per l’Ente, per creare quell’interesse utile al turismo e all’economia del nostro territorio e generare contestualmente divertimento puro, a vantaggio dei suoi cittadini, stanchi del “nulla”!

La mia logica e quella della Pro Loco di Giarre, caro Avv. Assessore  Lionti non è quella del “purchè si faccia”, ma quella del “fare” per il bene comune, che è molto meglio del “non fare” per “mancanza di risorse”!!”.

 

 

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