Mascali: sindaco e maggioranza non si presentano in aula. Tutti parlano di dimissioni ma... -
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Mascali: sindaco e maggioranza non si presentano in aula. Tutti parlano di dimissioni ma…

Mascali: sindaco e maggioranza non si presentano in aula. Tutti parlano di dimissioni ma…

In queste poche parole il sunto della seduta consiliare di ieri a Mascali, che in un rinnovato clima di tensione ha tenuto desta l’attenzione di una numerosa platea sull’argomento rifiuti, ammanco, sull’invito dell’opposizione consiliare rivolta al sindaco Luigi Messina di dimettersi, e sulla paventata mozione di sfiducia o in alternativa delle dimissioni collettive dei consiglieri.

Ha aperto la seduta il consigliere di opposizione Ernesto Pariti sollevando ancora una volta il problema legato alla raccolta rifiuti e alla pulizia del territorio.

Gli 11 consiglieri presenti in aula hanno poi trattato il punto relativo al presunto ammanco di circa 100 mila euro rilevato dal collegio dei revisori e la consigliera Veronica Musumeci ha presentato una interrogazione per conoscere i nomi di chi, componente dell’Amministrazione, sia stato a conoscenza dell’ammanco prima che, solo lo scorso 15 maggio, ne fosse messo a conoscenza anche il Consiglio.

Carmelo Caltabiano, leader dei consiglieri di opposizione, sottolinea come chi ha materialmente commesso il fatto sia colpevole di dolo, all’Amministrazione rimprovera negligenza nel controllo e nella vigilanza. “In che modo e chi dovrà risarcire il danno economico all’Ente – dice Caltabiano – è compito della magistratura”.

L’opposizione ancora una volta batte i pugni e chiede le dimissioni del sindaco Luigi Messina e a seguire quelle dell’intero Consiglio che deve recuperare secondo Caltabiano il senso dell’onore e della dignità che ha ormai perduto in questa consiliatura.

E’ stato trattato, in coda al Consiglio e a porte chiuse, così come aveva segnalato il segretario comunale Marano e su cui erano d’accordo anche i consiglieri, il primo punto che riguardava la mozione di censura nei confronti di un dipendente comunale che, attraverso mezzo stampa, aveva rilasciato delle dichiarazioni a nome dell’Ente.

“La nostra mozione di censura in realtà – spiega ancora Caltabiano – era rivolta più all’Amministrazione che al dipendente stesso. Quello che censuriamo è l’atteggiamento di silenzio dell’Amministrazione rispetto a dichiarazioni fatte da un dipendente in modo non conforme al regolamento sulla gestione e sul funzionamento della figura degli stessi dipendenti comunali.

Sarà invece trattato martedì prossimo, 5 giugno, il punto sulla composizione di una commissione speciale per riscontrare la veridicità delle percentuali diffuse dagli uffici comunali sulla raccolta differenziata.

Insomma, la seduta di ieri non ha rilevato niente di nuovo. Il sindaco Messina resta saldo sulla sua posizione, non intende dimettersi. L’opposizione chiede uno scatto di orgoglio invitando il Consiglio alle dimissioni ma sembra fare solo annunci.

La vicenda ammanco è ancora all’apice delle discussioni dei mascalesi che, al di là delle bagarre politiche in Consiglio, chiedono solo chiarezza e che Mascali possa risvegliarsi da questo torpore di cui è preda da lunghi anni e che non fa altro che limitare le opportunità di sviluppo economico e sociale di un paese dalle grandi potenzialità.

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