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Randazzo, amministrative 2018. Presentate le liste collegate ai quattro candidati a sindaco LE LISTE

Randazzo, amministrative 2018. Presentate le liste collegate ai quattro candidati a sindaco LE LISTE

A tre settimane dal voto amministrativo, la campagna elettorale si mostra, ancora, “fiacca”. Nelle settimane scorse abbiamo riferito sulla situazione politica locale anticipando ai nostri lettori tanto il ritiro della candidatura di Maria Cristina Fioretto, quanto i nomi dei candidati a sindaco che avrebbero preso parte alla competizione elettorale del prossimo 10 giugno.

Scaduti i termini per la presentazione delle liste, nel tardo pomeriggio di ieri la Sottocommissione Elettorale Circondariale ha definitivamente omologato l’ammissione dei candidati con i relativi contrassegni. Inoltre è stato effettuato il sorteggio per la determinazione della posizione che i medesimi contrassegni avranno sia sul manifesto sia sulla scheda della votazione.

Questo l’ordine di sorteggio: lista n. 1 – Insieme per Randazzo Francesco Sgroi Sindaco (candidato sindaco Sgroi Francesco Giovanni Emanuele); lista n. 2 – Movimento 5 Stelle (candidato sindaco Mollica Nunzio Barbaro detto Nuccio Mollica); lista n. 3 – Vivere Randazzo Nino Grillo Sindaco (candidato sindaco Grillo Antonino detto Nino); lista n. 4 – Noi Randazzesi con Francesco Lanza Sindaco (candidato sindaco Lanza Francesco).

Sul piano prettamente elettorale, tenuto conto sia della frammentazione dei gruppi politici sia della possibilità che l’elettore ha di esprimere un voto disgiunto, anche gli addetti ai lavori faticano a fare una stima, sebbene verosimile, circa la distribuzione dei suffragi ai vari candidati a sindaco. Tant’è che il risultato finale, tutt’oggi, appare incerto. Tuttavia, alcuni addetti ai lavori ipotizzano che sarà una gara in cui fra il candidato sindaco vincitore e il secondo classificato potrebbe esservi uno scarto di una manciata di voti, così come successe clamorosamente nel 1994, quando l’uscente Angela Vecchio perse le elezioni per meno di venti voti.

In lizza vi sono tre liste civiche e un partito, il Movimento 5 Stelle. Tuttavia, la lista collegata al candidato sindaco Francesco Sgroi, nel suo contrassegno, include i simboli di due formazioni presenti in seno all’Assemblea Regionale Siciliana: “Popolari e Autonomisti” e “#DiventeràBellissima”.

Le regole della nuova legge elettorale per la fascia di popolazione fino 15mila abitanti prevedono alcune novità. Innanzitutto, il sistema maggioritario a turno unico e la composizione del numero dei consiglieri comunali ridotta a sedici membri, undici di maggioranza e cinque di opposizione. Tra le novità della legge elettorale, di grande rilievo politico è la norma che concede alla lista collegata al sindaco eletto, indipendentemente dal numero dei voti, l’assegnazione di undici consiglieri che siederanno sugli scranni del consiglio comunale.

A causa della frammentazione dei gruppi politici, il verdetto elettorale sarà durissimo per i candidati e i loro supporter. Anche i “signori” delle preferenze, in passato padroni di ogni competizione elettorale, nonostante il numero ragguardevole di consenso che potrebbero accumulare, in caso di sconfitta del loro candidato sindaco potrebbero restare fuori dai giochi per cinque anni.

E’ chiaro che brinderà soltanto la lista collegata al candidato sindaco che si aggiudicherà la competizione e in questo caso potrebbero bastare anche pochi voti per essere eletti. A restare fuori dal civico consesso non saranno solamente tutti i candidati delle due liste ultime classificate, ma anche il 70% dei candidati della lista che giungerà seconda. Insomma il dominus dell’elezione sarà il soltanto il candidato sindaco che si aggiudicherà la competizione. Nelle fila dell’opposizione, invece, siederanno sugli scranni del consiglio comunale soltanto quattro consiglieri della lista più votata, oltre il candidato sindaco che si classificherà al secondo posto, purché egli abbia ottenuto almeno il 20% dei voti complessivi. Con quattro candidati per la poltrona di sindaco, in un piccolo comune come Randazzo, l’altra questione riguarda la rappresentatività. A eleggere il nuovo sindaco sarà circa un terzo dei votanti, poco più di duemila elettori.

Gaetano Scarpignato

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