Appello ai sindaci di Francavilla e Castiglione di Sicilia per “smuovere le acque” -
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Appello ai sindaci di Francavilla e Castiglione di Sicilia per “smuovere le acque”

Appello ai sindaci di Francavilla e Castiglione di Sicilia per “smuovere le acque”

Centinaia di agricoltori della Valle dell’Alcantara sul piede di guerra perché in seria apprensione per il “silenzio” del Consorzio di Bonifica “11 Messina” in merito all’avvio della stagione irrigua. Ai primi cittadini delle due municipalità è stato quindi chiesto di farsi promotori di un incontro urgente con i funzionari regionali responsabili del servizio

Centinaia di agricoltori della Valle dell’Alcantara hanno recapitato questa mattina al sindaco di Francavilla di Sicilia, Enzo Pulizzi, ed a quello del limitrofo Comune di Castiglione, Antonio Camarda, un accorato appello scritto affinché i due primi cittadini chiedano un incontro urgente con i responsabili del Consorzio di Bonifica “11 Messina”, ed eventualmente anche con il presidente della Regione Siciliana e con l’assessore regionale all’Agricoltura. Questo perché, a primavera inoltrata e con l’estate ormai alle porte, i tantissimi coltivatori francavillesi e castiglionesi non hanno ancora notizie riguardo all’avvio del servizio di irrigazione dei loro terreni, gestito dal suddetto Consorzio “11 Messina”.

«Non ricevendo al riguardo risposte chiare da parte dei funzionari addetti – si legge nella missiva inviata a Pulizzi ed a Camarda – e non riuscendo ad interloquire con il direttore del Consorzio, chiediamo a voi sindaci, come rappresentanti degli interessi delle rispettive comunità, di intervenire personalmente dall’alto del vostro ruolo istituzionale per aiutarci a risolvere questo grave problema».

A farsi promotore dell’iniziativa è stato l’imprenditore Giuliano Giusa, che in un proprio appezzamento ubicato tra Francavilla e Castiglione di Sicilia ha avviato da qualche anno un cosiddetto “orto a chilometro zero”, dove è possibile acquistare i prodotti agricoli direttamente sul luogo in cui essi vengono coltivati.

«Sono uno dei tanti agricoltori della Valle dell’Alcantara – dichiara Giusa – fortemente preoccupati per il “silenzio assordante” del Consorzio di Bonifica, che ha il dovere di garantirci un servizio indispensabile, peraltro pagato dagli utenti, attraverso un impianto costato decine di milioni di euro di denaro pubblico.

«Sicuramente ci si verrà a dire, come al solito, che il problema è dovuto alla mancanza di soldi. Ma, in casi del genere, quelle persone che stanno comodamente sedute dietro ad una scrivania e più che lautamente remunerate, i soldi devono in qualche modo trovarli perché ne va di mezzo il benessere di tutto un territorio, già duramente provato dalla crisi economica e dalla mancanza di lavoro.

«Per quanto mi riguarda, il sottoscritto è uno di quei giovani siciliani che, incoraggiato da chi esortava a non abbandonare i propri territori, ha deciso di scommettersi nel settore dell’agricoltura con tanto entusiasmo e buona volontà. Quelle “esortazioni”, però, vengono di fatto smentite dalla “solitudine” in cui gli agricoltori veniamo lasciati.

«E’ vergognoso che nel 2018 si debba ancora lottare per il diritto all’acqua! Come è pure vergognoso vedere gli operai del Consorzio effettuare gli interventi di pulitura dell’impianto di irrigazione con una semplice… falce! Allora è proprio vero – conclude amareggiato Giuliano Giusa – che la Sicilia, rispetto al resto d’Italia, è rimasta indietro di almeno cinquant’anni…».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: una veduta panoramica della Valle dell’Alcantara e nei riquadri, da sinistra, il sindaco di Francavilla di Sicilia, Enzo Pulizzi, e quello di Castiglione, Antonio Camarda

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