Le due “anime” dell’Etna: un accorato appello in favore del versante Nord -
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Le due “anime” dell’Etna: un accorato appello in favore del versante Nord

Le due “anime” dell’Etna: un accorato appello in favore del versante Nord

I gestori dei navigatori satellitari e delle autostrade danno maggior “risalto” al contrapposto percorso per raggiungere il vulcano. Da qui la lettera aperta di Alfio Conti, imprenditore turistico di Castiglione di Sicilia, affinché si ponga fine alla “censura” di tutto un territorio sino ad oggi ingiustamente penalizzato malgrado la sua vicinanza a Taormina

Si è soliti affermare che in Italia il Nord è più avvantaggiato rispetto al Sud. Ma se tale contrapposizione geografica la riferiamo all’Etna si verifica il contrario in quanto il versante Nord del vulcano (Linguaglossa e dintorni) risulta essere penalizzato rispetto al versante Sud (Nicolosi e dintorni).

Ad ulteriormente evidenziare tale discriminazione è l’appello lanciato qualche giorno fa dall’imprenditore turistico Alfio Conti ai sindaci di Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Piedimonte Etneo e Randazzo.

«Mi metto nei panni di un turista – ha scritto Conti – che soggiorna a Taormina e che vuole andare a visitare l’Etna, ossia il vulcano attivo più grande d’Europa. Ebbene: sul mio “navigatore” mi si dice che devo uscire allo svincolo autostradale di Giarre per poi proseguire per i Comuni di Santa Venerina e Zafferana e giungere al “Rifugio Sapienza” di Etna Sud. Ma mi domando e dico: ai tantissimi ospiti della “capitale” siciliana del turismo, ossia Taormina, non sarebbe più logico ed onesto indicare il più vicino percorso che conduce ad Etna Nord?! Il problema, comunque, non sta solo nel “navigatore”, ma anche nella segnaletica autostradale. Poco prima dello svincolo di Fiumefreddo di Sicilia, infatti, il cartello che indica il percorso per raggiungere il versante Nord dell’Etna (da Piedimonte, Linguaglossa, Castiglione, Randazzo, ecc.) è completamente nascosto dagli arbusti, mentre quello che indirizza al versante Sud risulta pienamente visibile ad un chilometro di distanza. Ne deduco che forse aveva proprio ragione colui il quale sosteneva che “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca…”. Morale della favola: qualche “mano invisibile” continua premeditatamente a deviare altrove i turisti, togliendo opportunità di sviluppo ai Comuni (Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Piedimonte, ecc.) del versante Nord dell’Etna».

Alfio Conti è un cittadino castiglionese, e nel suo comprensibile “sfogo” non ha potuto fare a meno di tirare in ballo il suo sindaco Antonio Camarda.

«Il primo cittadino di Castiglione di Sicilia – ha sottolineato l’operatore turistico – ultimamente si gloria pubblicamente di accogliere quindici croceristi a settimana attorniato da un nutrito drappello di assessori, vigili urbani, guide e traduttori, sicuramente in maggior numero rispetto ai visitatori, ai quali peraltro si fa implicitamente capire che per il nostro Comune il turismo è un qualcosa di “eccezionale”. Il nostro sindaco e tutti i suoi colleghi del comprensorio interessato farebbero invece meglio a contattare i gestori dei sistemi di navigazione satellitare e quelli delle autostrade siciliane per invitarli a tenere nella dovuta considerazione il versante Nord dell’Etna, sino ad oggi ingiustamente “offuscato” da quello a Sud».

Dal canto suo, il sindaco di Castiglione di Sicilia, Antonio Camarda, ha rinfacciato sui social network ad Alfio Conti di aver rivestito nel recente passato il ruolo di consigliere comunale senza essere riuscito ad incidere sulle sorti turistiche e socioeconomiche del Comune etneo.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: l’imprenditore turistico Alfio Conti e le due foto dei tratti autostradali in cui appare ben visibile il cartello indicante il percorso per raggiungere il versante Sud dell’Etna, mentre quello per il versante Nord è pressoché totalmente nascosto dalla vegetazione

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