Giarre, la sede Distretto sanitario di viale Don Minzoni: "un girone infernale" VIDEO -
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Giarre, la sede Distretto sanitario di viale Don Minzoni: “un girone infernale” VIDEO

Giarre, la sede Distretto sanitario di viale Don Minzoni: “un girone infernale”  VIDEO

LA VIDEO INCHIESTA

Nel vecchio sanatorio giarrese di viale Don Minzoni, da alcuni anni sede degli uffici del distretto sanitario, vanno in scena quotidianamente i disservizi di una struttura inadeguata, logorata dalle infiltrazioni.

Utenti spazientiti per le lunghe file e per la vistosa carenza di personale. Ma anche per la totale assenza di informazioni. All’ufficio “esenzione redditi” file interminabili. Peggio. Locali inadeguati con i muri danneggiati dalle infiltrazioni di acqua piovana che hanno provocato anche il distacco di un pannello di un controsoffitto, in prossimità dell’ingresso di un servizio igienico

Spazientita e visibilmente amareggiata una donna che afferma di avere atteso, venerdì scorso, insieme ad altri utenti, il turno di ingresso all’ufficio esenzione redditi, salvo poi accorgersi che il personale nell’ufficio, al primo piano dello stabile, mancava.

“Abbiamo atteso inutilmente dalle 14 alle 17.30 per poi comprendere che gli uffici erano vuoti. Nessuno ci ha informato di nulla – rammenta con tono ironico la donna -; decine di persone sono rimate in attesa; ci siamo messi in lista autonomamente ma alla fine in quella stanza non entrava mai nessuno: poi l’incedibile scoperta”. Un quadro disarmante, dunque, tra disservizi e inefficienze tangibili che è stato denunciato a margine di una assemblea sindacale, anche dal coordinamento della Cgil Funzione pubblica Distretto di Giarre.

“Il vecchio ospedale dove hanno sede gli uffici e i servizi distrettuali – si legge in una nota sindacale – si presenta in uno stato di degrado e abbandono totale: porte rotte, pareti con intonaci ammalorati, corridoi freddi e angusti dove sono costretti giornalmente a sostare decine di utenti. Non è possibile che le istituzioni locali assecondino questo modo di gestire, perché in assenza di un chiaro, condiviso, ed effettivo progetto delle cose che si devono fare per garantire dei servizi sanitari efficienti ai cittadini di questo territorio, oltre a compromettere il diritto fondamentale alla salute, si continua solo a sperperare denaro pubblico”.

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