Ambulanti Giarre, sequestri di frutta illegittimi. Nuova ordinanza del Tribunale della Libertà -
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Ambulanti Giarre, sequestri di frutta illegittimi. Nuova ordinanza del Tribunale della Libertà

Ambulanti Giarre, sequestri di frutta illegittimi. Nuova ordinanza del Tribunale della Libertà

Per la seconda volta nel giro di pochi mesi sono stati ritenuti illegittimi dal Tribunale del Riesame due distinti sequestri di frutta stagionale eseguiti lo scorso 8 marzo nella piazza di  Trepunti, nell’ambito di una operazione congiunta di carabinieri e polizia locale con il supporto dell’Asp, ai danni di due venditori ambulanti, Giuseppe Andò e Giuseppe Battiato

I provvedimenti di sequestro e della contestuale distruzione della merce erano stati eseguiti in quanto esposta sulla pubblica strada ad alta densità veicolare e, a parere degli operanti, ritenuta in cattivo stato di conservazione poiché a contatto con gli agenti atmosferici e gas di scarico dei veicoli in transito.

Il tribunale del Riesame ha invece condiviso le argomentazioni della difesa dei due ambulanti (avv. Salvo Sorbello) ritenendo arbitrario il sequestro operato dalle forze di polizia, trovando conforto in una motivazione della suprema Corte di Cassazione nella quale si legge che “risulta illegittimo il provvedimento emesso dal Pubblico Ministero che, nel convalidare il sequestro probatorio del corpo del reato eseguito d’iniziativa dalla polizia giudiziaria, ne disponga contestualmente la distruzione, in quanto l’eliminazione della fonte probatoria è incompatibile con il suo sequestro perché necessaria per l’accertamento dei fatti”.

A parere del Tribunale del Riesame, l’avvenuta distruzione della merce, ha oltretutto  impedito definitivamente di accertare se l’esposizione della frutta a ridosso della strada fosse idonea in concreto a determinare il pericolo di contaminazione.

“Il provvedimento del Tribunale – osserva l’avv. Salvo Sorbello che assiste i due ambulanti – riprende una linea già avviata l’anno corso per un altro caso analogo. L’annullamento del sequestro dimostra come l’atteggiamento che si vuole assumere riguardo alla inidoneità dei prodotti esposti all’aria che li renderebbe non destinati al consumo umano, deve essere ampiamente dimostrato”.

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