Francavilla di Sicilia. La “sorpresa dell’uovo di Pasqua 2018”: tariffe Tari invariate -
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Francavilla di Sicilia. La “sorpresa dell’uovo di Pasqua 2018”: tariffe Tari invariate

Francavilla di Sicilia. La “sorpresa dell’uovo di Pasqua 2018”: tariffe Tari invariate

Per il 2018 la tassa per il servizio rifiuti non subirà aumenti malgrado i maggiori costi previsti dall’Amministrazione Comunale, prontamente “smentiti” dai consiglieri dell’opposizione nel corso della recente seduta del civico consesso. «Con la inevitabilmente più economica nuova gestione dell’A.R.O. – sostengono gli esponenti della minoranza – si avrà un risparmio e non un aggravio di spese»

Quest’anno nel loro uovo di Pasqua i cittadini francavillesi hanno trovato come gradita “sorpresa” il mancato aumento della T.A.R.I., ossia il tributo che le comunità locali devono pagare per coprire integralmente i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

A rivendicare il merito di questo “regalo” sono i consiglieri comunali del gruppo d’opposizione “Scriviamo Insieme il Futuro”. Questo perché giovedì scorso, 29 marzo, il civico consesso del Comune dell’Alcantara è stato convocato in seduta urgente per deliberare le variazioni da apportare alle tariffe della Tari entro il termine ultimo, fissato dalla legge, del 31 marzo, ma i quattro esponenti della minoranza sono insorti contro gli aumenti del balzello previsti dal piano economico-finanziario predisposto dall’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Enzo Pulizzi, al punto che quest’ultimo si è convinto a ritirare la relativa proposta di deliberazione.

Morale della favola: essendo scaduto il termine ultimo (il 31 marzo) entro il quale la normativa degli enti locali consente di apportare variazioni ai tributi, per questo anno 2018 le tariffe della Tari saranno uguali a quelle dell’anno precedente.

Per il leader dell’opposizione Lino Monea «si tratta di un risultato indubbiamente positivo per le tasche dei cittadini francavillesi, anche se si sarebbe potuto fare di più, ossia far pagare ancora meno dell’anno precedente. L’Amministrazione Pulizzi, invece, ha presentato un “conto” di ben 830mila euro, ossia il presunto costo del servizio rifiuti per l’anno 2018 sulla base del piano dell’A.R.O., ovvero il nuovo tipo di gestione il cui iter è stato avviato dal sottoscritto ex sindaco, così come tanti altri che i nuovi amministratori francavillesi stanno comodamente “cavalcando”. Ma come è possibile che nel 2017, ossia sotto la mia gestione amministrativa, il costo dello stesso servizio veniva quantificato intorno ai 700mila euro e adesso, proprio con l’A.R.O. che dovrebbe consentire un significativo risparmio, viene ipotizzato un aumento di oltre centomila euro?! Faccio notare che la ditta aggiudicatasi la pubblica gara per l’A.R.O. ha dovuto per forza di cose presentare un ribasso che consentisse di arrivare ad un costo inferiore a quello (ripeto: circa 700mila euro) della gestione precedente. Da dove spuntano fuori, dunque, gli 800mila e passa euro “calcolati” dall’Amministrazione Pulizzi?!».

Sugli aspetti più tecnici della questione interviene il consigliere Salvatore Bardaro, assessore al ramo durante l’Amministrazione Monea. «E’ del tutto impossibile – dichiara Bardaro – che con l’A.R.O. aumentino i costi del servizio. Basti pensare ai “bonus” per la raccolta differenziata ed all’eliminazione delle spese previste dall’articolo 7 dello Statuto dell’ex A.T.O. e non più dovute, ma “stranamente” inserite nel piano finanziario presentato dall’Amministrazione Pulizzi. Ed a proposito di “stranezze”, ciò che in tutta questa vicenda lascia perplessi ed ingenera confusione, soprattutto nei calcoli finanziari, è l’inspiegabile ritardo nell’avvio dell’A.R.O., malgrado la gara per l’aggiudicazione del relativo servizio sia stata espletata nello scorso luglio».

Ed in qualità di avvocato, rincara la dose il consigliere Alessandro Vaccaro, per il quale «la proposta portata in aula giovedì scorso dall’Amministrazione Comunale, oltre che nel merito è viziata anche sotto il profilo giuridico. Per l’ennesima volta, infatti, ci siamo ritrovati in presenza di una convocazione d’urgenza del tutto ingiustificata, specie quando gli argomenti su cui deliberare sono di una certa delicatezza, come nel caso dell’aumento dei tributi. Ma, al riguardo, il sindaco Pulizzi è caduto in contraddizione avendo ufficialmente dichiarato durante i lavori che la documentazione sulla Tari 2018 era stata a disposizione della coalizione di maggioranza per ben quindici giorni. Ci sarebbe stato quindi tutto il tempo per approfondire la questione nell’apposita Commissione Consiliare, coinvolgendo anche noi della minoranza, che invece, trattandosi di una convocazione d’urgenza, abbiamo ricevuto gli atti solo il giorno prima della seduta di Consiglio Comunale».

«E se dopo quindici giorni di “studio” i risultati sono questi – prosegue causticamente il capogruppo d’opposizione Monea – il sindaco Pulizzi ed i suoi collaboratori dovrebbero fare un bagno di umiltà e frequentare qualche corso di… pubblica amministrazione. E’ inoltre singolare che nei documenti portati in aula non figuravano le firme dei funzionari responsabili e che il segretario comunale nonché responsabile economico-finanziario dell’ente abbia testualmente ammesso di “non aver approfondito la questione”. Ci risulta che adesso il primo cittadino sta addossando agli uffici comunali la responsabilità di questo “pastrocchio”, in un gioco allo scaricabarile ben poco edificante. Ma quel che rasenta l’assurdità è stato il maldestro tentativo, durante i lavori consiliari dell’altra sera, di attribuire la colpa di quanto accaduto all’Amministrazione Comunale che sono stato onorato di guidare sino ad un anno fa in quanto fautrice dell’A.R.O., un sistema gestionale che, ripeto, deve per sua natura comportare un abbattimento dei costi anziché un aumento degli stessi. Per il resto, prendiamo positivamente atto del “dietro-front” del sindaco Pulizzi, evidentemente convintosi anche lui della bontà delle nostre argomentazioni, nonché dell’impegno pubblicamente assunto dal presidente del Consiglio, Isidoro Musumeci, ad evitare per il futuro il ricorso disinvolto ed immotivato alle convocazioni consiliari d’urgenza. Come gruppo consiliare d’opposizione, infine, siamo fieri di aver efficacemente preso le difese dei cittadini francavillesi, che con i tempi di magra che corrono non meritano certo di subire ulteriori e del tutto ingiustificati aumenti della già gravosa pressione fiscale».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: i consiglieri comunali del gruppo d’opposizione “Scriviamo Insieme il Futuro” (da sinistra) Lino Monea, Elisabetta Di Natale, Salvatore Bardaro ed Alessandro Vaccaro

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