Nel salone del Vascello del municipio di Riposto, alla presenza del sindaco Enzo Caragliano e del segretario generale dell’Ente, Sebastiano Marano (presenti anche gli assessori Paola Emanuele e Nella Casabella) ha prestato giuramento il neo assessore Rosario Caltabiano, che, nel contempo, ha formalizzato le proprie dimissioni da consigliere comunale. Il 3 aprile prossimo, in occasione della prima assise consiliare utile, avverrà la surroga. Al posto di Caltabiano subentra il dott. Raffaele Strano, primo dei non eletti nella lista originaria del PdL

Queste le deleghe assegnate al neo assessore Caltabiano: Rapporti Consorzio, Rsu e Ato idrico, Piano urbano del traffico e viabilità, Cimitero, Mare e Pesca, Servizi Socio sanitari, Asilo nido, Pac, Beni culturali, Rapporti con la Regione Manutenzione ordinaria e straordinaria strade e aree pubbliche.

Il sindaco Enzo Caragliano commentando a margine la nomina dell’ing. Rosario Caltabiano ha espresso compiacimento: “L’ing. Caltabiano non è nuovo in questa nostra squadra , ha già fatto un percorso fattivo che si è tramutato nel conseguimento di alcuni importanti risultati, a cominciare dalla redazione dell’Aro, nell’ambito del quale è stato possibile stipulare un contratto con la società che gestisce il ciclo dei rifiuti, pienamente rispondente alle esigenze del territorio, a cominciare dalla straordinaria performance ottenuta con la raccolta differenziata. Con Caltabiano abbiamo poi condiviso altri importanti traguardi: gli interventi di riqualificazione della pescheria, l’impiego dei fondi del Gac e, soprattutto, l’istituzione a Riposto dell’Ufficio Pesca”.

Il neo assessore Rosario Caltabiano, dal canto suo ha precisato che la sua nomina “consentirà di portare avanti quel percorso interrotto qualche anno fa, riprendendo quei propositi importanti, partendo da quella idea di città che abbiamo sempre avuto in mente, poiché convinti delle potenzialità di Riposto, città dinamica che dovrà essere rilanciata non solo nel panorama siciliano ma anche baricentro del Mediterraneo attraverso la porta marinara dell’Etna, per le sue strutture ricettive; per la grande realtà commerciale e la riconosciuta vocazione turistico-culturale. Il nostro è un punto di partenza per ciò che è stato fatto nel recente passato e per quello che vogliamo ancora fare nel futuro”.