Il principale torrente che attraversa la città, il Macchia, continua ad essere ostruito da rifiuti di ogni tipo, ostacolando il regolare deflusso delle acque esponendo i cittadini ai potenziali pericoli derivanti da eventuali esondazioni in occasione di straordinarie piogge.

Nonostante gli interventi di bonifica operati nel recente passato dal Comune, l’assenza di telecamere nei punti strategici del corso d’acqua, provoca il costante scarico di detriti nel letto del torrente in secca.

Nella parte terminale di via Lisi, uno dei punti maggiormente critici dove il torrente scorre vicinissimo alle abitazioni, sono stati depositati materiali ingombranti di ogni tipo e persino il relitto di una vettura data alle fiamme che è stata abbandonata proprio a ridosso del greto del torrente, rappresentando un grave pericolo idraulico. Accanto alla carcassa, una smisurata quantità di rifiuti nocivi, tra cui decine di lastre in eternit.

E ancora: vecchi pali in cemento della pubblica illuminazione, pneumatici, detriti provenienti da demolizioni edilizie e numerosi elettrodomestici in disuso.

La presenza dei materiali depositati a ridosso del torrente, nel caso in cui venissero trascinati dalle acque, potrebbero provocare pericolose strozzature e danni alla funzionalità idraulica del corso d’acqua, peraltro nel tratto che costeggia le abitazioni, in corrispondenza della centralissima via Callipoli, sino ad arrivare a Santa Maria la Strada, la borgata giarrese all’ingresso nord della città, individuata come una delle zone dove è maggiormente presente il fenomeno del dissesto idrogeologico.