Pestaggio con rapimento a Giarre: 4 arresti dei carabinieri, accusati di tentato omicidio e sequestro di persona VIDEO -
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Pestaggio con rapimento a Giarre: 4 arresti dei carabinieri, accusati di tentato omicidio e sequestro di persona VIDEO

Pestaggio con rapimento a Giarre: 4 arresti dei carabinieri, accusati di tentato omicidio e sequestro di persona VIDEO

VIDEO: IL TRASFERIMENTO DEI 4 ARRESTATI IN CARCERE

Il 6 novembre scorso una spedizione punitiva si era verificata in pieno centro nell’indifferenza di molti. Una drammatica aggressione con sequestro di persona avvenuta nella centralissima piazza Arcoleo. In quella circostanza diversi testimoni avevano assistito alle sequenze di una cruenta azione criminale.

Un uomo, un 40enne di Macchia,  percorreva a piedi il corso Italia, tenendo per mano due grosse buste piene di prodotti alimentari, quando, improvvisamente, è stato spintonato con violenza da almeno quattro persone scese al volo da una Fiat Punto accostatasi in prossimità della piazzetta.

La vittima designata, in quella drammatica circostanza, era stata tramortita da calci e pugni sferrati con inaudita violenza davanti ad alcuni passanti. Gli sconosciuti, a quanto pare tutti con il volto scoperto, avevano afferrato per il bavero l’uomo colpendolo ripetutamente al volto e all’addome fino a farlo accasciare. Tramortito dai colpi l’uomo, ormai semi svenuto, era stato caricato a forza a bordo della Punto con la quale, i quattro energumeni, si sono poi allontanati.

I carabinieri in questi mesi hanno lavorato nel silenzio, riuscendo ad individuare il presunto mandante e gli autori del sanguinoso pestaggio. Nella tarda mattinata è scattato il blitz dei Cc in via Principe di Piemonte, all’ingresso dell’abitato di Macchia. Quattro le persone arrestate, tra mandante ed esecutori materiali, tutti di Macchia, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania. In manette Salvatore Nicotra, 61 anni, (nella foto), indicato come referente del clan Laudani a Giarre, il figlio di 35 anni e due operai impiegati nella stazione di servizio di proprietà del Nicotra (due fratelli di 20 e 21 anni). Nel primo pomeriggio sono stati tutti trasferiti nel carcere di piazza Lanza a Catania. Sono accusati di tentato omicidio, sequestro di persona in concorso e furto con strappo (la vittima è stata derubata dei suoi averi)

LA RICOSTRUZIONE DEI CARABINIERI: “ORA SCAVATI LA FOSSA DA SOLO”

La vittima del sanguinoso pestaggio sarebbe finita nel mirino del commando poiché aveva “osato” rubare all’interno di un box, annesso alla stazione di carburante di via Principe di Piemonte (nella foto sotto), alcune macchinette per il video poker (il furto è avvenuto, ma non è stato accertato dai Cc l’autore).

Un affronto gravissimo che non poteva passare in “cavalleria”. Salvatore Nicotra (alias “Turi da Macchia”) indicato come il referente del gruppo mafioso dei Laudani a Giarre, di certo non poteva soprassedere, così – secondo la ricostruzione dei carabinieri – è scattata la plateale spedizione, in pieno centro a Giarre.

La vittima è stata caricata di peso a bordo della Punto e portata in aperta campagna, nell’agro di Macchia, nella zona di via Trifoglietto, non lontano da un casolare. Qui sarebbe stato selvaggiamente picchiato con un corpo contundente, poi portato al cospetto del Nicotra.

“Turi da Macchia” guardandolo in faccia con tono sprezzante gli avrebbe detto: “Adesso scavati da solo la fossa”. Tuttavia, precisano i carabinieri, la vittima sarebbe sfuggita alla morte dopo che alcuni componenti del commando hanno consigliato di evitare l’uccisione dell’uomo, considerato che la spedizione punitiva era stata immortalata dalle numerose telecamere presenti in corso Italia.

Il 40 enne, tuttavia, ha rischiato la morte in ogni caso. Per lungo tempo ricoverato in ospedale, in seguito alle percosse subite, ha riportato politraumi su tutto il corpo, fratture delle costole e lesioni interne ai polmoni,

tanto da rendersi necessario un doppio intervento chirurgico con asportazione di parte del polmone.

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