A Riposto il Consiglio approva mozione sull'Ospedale di Giarre ma senza illusioni -
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A Riposto il Consiglio approva mozione sull’Ospedale di Giarre ma senza illusioni

A Riposto il Consiglio approva mozione sull’Ospedale di Giarre ma senza illusioni

Un Consiglio comunale disilluso ha approvato, ieri sera, all’unanimità, a Riposto, la mozione per lo scioglimento degli ospedali riuniti di Giarre e Acireale e il ripristino del pronto soccorso del distretto sanitario di Giarre.

Angelo Larosa del Comitato cittadino ha presentato la mozione ricordando tutte le persone, qualcuna anche di Riposto, che sono morte per presunti casi di malasanità, dopo che è stato chiuso il pronto soccorso a Giarre. E poi, visto che a Riposto, tra qualche mese si voterà per le amministrative, ha chiesto che chiunque sia eletto ponga l’accento sull’ospedale.

Ma i consiglieri hanno sollevato varie obiezioni verso l’atto che andavano ad approvare. Sebastiano Bergancini, rivolgendosi a Larosa, ha voluto precisare che «i politici non sono tutti uguali», che lui personalmente «non ha padroni» e «non ha mai fatto lecchinaggio». Riguardo alla mozione ha ricordato che quella all’ordine del giorn oera la quarta della serie, che anche le altre erano state inviate alla Regione senza che sia mai successo nulla.

Secondo il consigliere è inutile incontrare l’assessore regionale alla sanità senza l’assessore alle finanze perché è necessaria una rimodulazione della spesa sanitaria nel bilancio regionale per potere intervenire a Giarre. Infine, secondo Bergancini, far entrare l’ospedale nella campagna elettorale sarebbe strumentalizzare questo tema per fare demagogia.

Critico anche Francesco Grasso che ha parlato delle sue esperienze personali al pronto soccorso di Acireale e dell’incontro, a cui aveva
partecipato, con l’ex assessore regionale alla sanità Gucciardi, definendo lo stesso incontro una presa in giro; per questo, per il
futuro, ha auspicato che almeno si evitino altre prese in giro.

Secondo Ezio Raciti le mozioni sono inutili senza iniziative di rappresaglia politica e a suo avviso è pretestuoso parlare di ospedale
in campagna elettorale.

La mozione è stata approvata all’unanimità, in aula erano presenti 13 consiglieri su 20.

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